L’arma dei carabinieri, in accordo con le recenti modifiche costituzionali, che hanno inserito la tutela dell’ambiente tra i doveri della nostra Repubblica, partono all’attacco dei crimini ambientali con un “Workshop on Environmental Crimes”, cui parteciperanno oltre 50 rappresentanti delle Polizie Europee e Internazionali, insieme alle principali Agenzie di riferimento operanti nel contrasto a questi crimini.
L’evento si svolgerà dal 27 al 29 settembre presso l’Auditorium “Mainardi” di Mestre, Campus Scientifico dell’Università “Cà Foscari” di Venezia, partner d’eccezione dell’iniziativa. Si alterneranno in cattedra docenti dell’Ateneo Veneziano che ha peraltro patrocinato l’iniziativa e collaborato all’organizzazione tramite la Fondazione Cà Foscari, Magistrati, Avvocati, Tecnici, e si parlerà di argomenti di rilievo che vanno dalle tecniche di contrasto ai reati ambientali alle modalità di caratterizzazione dei siti inquinati, fino alle nuove tecnologie a disposizione per il monitoraggio delle attività criminali in materia di gestione rifiuti.
L’evento nasce a seguito di una iniziativa del Progetto “OPFA (Operational Facility) – WASTE” in materia di contrasto al traffico di rifiuti, elaborato dall’Arma dei Carabinieri nell’ambito del bando Internal Security Fund “Police” 2014-2020 (ISF) – “Environmental Crime”, dedicato ai crimini ambientali, in collaborazione con la Guardia Nazionale Rumena, la Polizia Nazionale Lettone, la Fondazione SAFE (Security and Freedom for Europe) di Soave (VR) e il supporto di Europol e OLAF. Il progetto mira a rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra i membri UE ed i partner non UE, al fine di prevenire e contrastare i gruppi criminali organizzati principalmente dediti al traffico transfrontaliero di rifiuti, fornendo supporto finanziario operativo (c.d. facility) e una piattaforma di networking per impostare metodologie di indagine integrate.
Gli obiettivi prefissati sono particolarmente ambiziosi e mirano ad accrescere il livello di consapevolezza in materia di traffico illecito di rifiuti e, più in generale, di criminalità ambientale, migliorare le linee guida per il contrasto ai traffici di rifiuti, allo scopo di armonizzare divergenti metodologie investigative divulgandole a livello europeo ed extra-europeo, rafforzare la cooperazione di polizia giudiziaria attraverso lo strumento innovativo dell’Operational Facility, promuovendo indagini congiunte tra forze di polizia specializzate e condividendo le informazioni attraverso il canale di Europol e consolidare la cooperazione tra i networks di professionisti sponsorizzati dall’Unione Europea.