Il rapporto “Economic Outlook” dell’Ocse ha stimato che il costo della guerra in Ucraina affrontato dall’economia globale si aggira intorno ai 2.800 miliardi di euro. Naturalmente si tratta solo di un conteggio provvisorio. Il conto definitivo potrebbe aumentare se la guerra dovesse prolungarsi oltre l’anno prossimo o se ci sarà il razionamento delle forniture in inverno. La guerra ha fatto aumentare notevolmente i prezzi dell’energia e dei generi alimentari, aggravando le pressioni inflazionistiche in un momento in cui il costo della vita era già in rapido aumento in tutto il mondo. Per questo la crescita globale rallenterà dal 3% nel 2022 (stima invariata rispetto alle proiezioni di giugno) al 2,2% nel 2023 (-0,6% rispetto a tre mesi fa), ben al di sotto del ritmo previsto prima della guerra. Viceversa, ci sarà l’impennata dell’inflazione. Quest’anno sarà dell’8,1%, (1,1 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di giugno) e al 6,2% sul 2023 (1,6 punti percentuali in più rispetto alle precedenti previsioni).