venerdì, 22 Novembre, 2024
Regioni

Lo sfruttamento dell’idrogeno nuova frontiera per Friuli Venezia Giulia

NOVA GORICA (SLOVENIA) (ITALPRESS) – "Lo sfruttamento delle opportunità legate all'idrogeno è la nuova frontiera in campo energetico nell'attuale situazione geopolitica e la Regione Friuli Venezia Giulia continuerà a collaborare con le repubbliche di Slovenia e Croazia per lo sviluppo di questo settore nevralgico". È questo il messaggio lanciato oggi a Nova Gorica, in Slovenia, dall'assessore regionale all'Energia, Fabio Scoccimarro, alla seconda conferenza Hydrogen Ecosystem North Adriatic 2022 co-organizzata da Clean Hydrogen partnership e Hycubes, che prosegue il cammino avviato lo scorso anno, quando rappresentanti istituzionali, del mondo scientifico e dell'industria del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e della Croazia hanno gettato le basi per la realizzazione di un'iniziativa unica volta a costruire una Valle dell'idrogeno del Nord Adriatico su scala transnazionale. A conferma della rilevanza all'evento di oggi hanno partecipato, tra gli altri, il segretario di Stato del Ministero dell'ambiente dell Slovenia Uros Vajgl, il delegato del Ministero dell'economia e dello sviluppo sostenibile della Croazia Vjekoslav Jukic e il vicepresidente di Confindustria Udine Anna Mareschi Danieli. Scoccimarro ha evidenziato che "sono stati mossi rilevanti passi in avanti grazie all'impegno di tutti gli attori coinvolti, a livello politico e tecnico. La ferma volontà politica, suggellata a Zagabria a marzo di quest'anno attraverso la sottoscrizione di una lettera congiunta sottoscritta da Regione, Slovenia e Croazia, ha fatto maturare un prezioso lavoro di scambio di conoscenze tra i tre territori. Stiamo elaborando una visione di medio e lungo periodo per lo sviluppo di un'economia su scala macroregionale basata sull'idrogeno. È possibile produrre idrogeno da fonti rinnovabili quali fotovoltaico ed eolico, senza emissione di inquinanti e di gas clima alteranti ed è possibile estendere la capacità di stoccaggio, permettendo uno sfruttamento più esteso ed efficiente delle fonti rinnovabili di energia. L'idrogeno riveste quindi il cruciale ruolo di acceleratore nella transizione energetica". "Gli obiettivi proposti a livello europeo per uscire gradualmente dalla dipendenza dai combustibili fossili e per aumentare la resilienza del sistema energetico sono ambiziosi: il piano REPowerEU stabilisce un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotte internamente e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile importate entro il 2030, oltre alla realizzazione di nuove infrastrutture per la produzione, il trasporto e la distribuzione di idrogeno – ha spiegato l'assessore -. In questo contesto il Friuli Venezia Giulia, grazie alla forte presenza di centri di ricerca e alla propensione all'innovazione, contribuirà perciò significativamente alla costruzione della Valle dell'idrogeno". L'assessore ha precisato che "tale risultato può essere perseguito anche attraverso le scelte strategiche compiute dalle realtà industriali in settori come la siderurgia e la cantieristica navale, per i quali le tecnologie avanzate basate sull'idrogeno sono fondamentali per la decarbonizzazione dei processi produttivi. Per raggiungere l'obiettivo saranno però fondamentale anche il supporto di un tessuto manifatturiero composto da piccole e medie imprese in continua trasformazione rispetto ai nuovi parametri di sostenibilità e digitalizzazione e a realtà scientifiche, quali gli atenei regionali e l'Ogs, che avanzano nelle scoperte e nella ricerca di soluzioni tecnologiche applicate al vettore idrogeno". "Un altro importante tassello si è aggiunto nel processo in corso che la nostra Regione sta compiendo con gli amici sloveni e croati – ha aggiunto Scoccimarro -. La scorsa settimana è stata presentata la proposta progettuale North Adriatic Hydrogen Valley nel quadro del Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon Europe, quale risposta congiunta di Slovenia, Croazia e Friuli Venezia Giulia all'invito europeo lanciato per la selezione di Valli dell'idrogeno di larga scala capaci di produrre e consumare oltre 5.000 tonnellate di idrogeno all'anno. Una proposta che punta a decarbonizzare i settori dei trasporti, dell'industria e dell'energia pensata per essere un forte catalizzatore di investimenti privati. Inoltre, la collaborazione tra enti scientifici e di ricerca e comparto produttivo sarà fornito di un sostegno condiviso alla formazione di qualificati profili professionali, che aprirà a nuove possibilità occupazionali". L'assessore ha quindi ribadito la necessità di "proseguire in questa direzione, grazie al contributo delle università, dei centri di ricerca, dell'industria, del settore energetico e della mobilità e dei trasporti. La Regione continuerà quindi a investire convintamente per far decollare questo progetto comune che darà vita a un ecosistema industriale, economico e sociale nel Nord Adriatico, che risulterà maggiormente sostenibile e resiliente grazie alle tecnologie basate sull'idrogeno". (ITALPRESS). -foto ufficio stampa Regione Fvg- mgg/com 27-Set-22 13:10

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