Gli auguri di buon lavoro a tutti i parlamentari neoeletti, con l’auspicio che si possa formare in tempi brevi un nuovo esecutivo. A presentarli è la Confesercenti con una nota in cui oltre a formulare i migliori auspici si indicano i gravi e urgenti problemi da affrontare.
Risposte urgenti e concrete
“Il Parlamento è chiamato ad assumere decisioni importanti: ci troviamo in una fase molto difficile per l’economia e per le imprese, che hanno bisogno di risposte urgenti e concrete”, scrive la Confesercenti,
“L’aumento dei costi dei beni energetici e, di conseguenza, dell’inflazione, rischia di innescare un effetto domino e di trascinare il paese e la sua economia verso la prospettiva drammatica di una possibile recessione”.
Subito un tetto agli aumenti
“La priorità del nuovo esecutivo”, indica la Confederazione, “deve essere quella di trovare un meccanismo per porre un tetto agli aumenti delle tariffe di gas e luce, come annunciato in altri Paesi, ed uscire finalmente dall’emergenza”.
Sulle imprese 15 miliardi
Il caro-energia prosciuga la liquidità disponibile delle imprese. “Alle tariffe attuali”, calcola la Confesercenti, “la spesa che le imprese del commercio e del turismo si troveranno a dover sostenere è pari a 15
miliardi di euro nel 2022. Un vero e proprio shock, soprattutto se si considera che – con lo stesso livello di consumi – la bolletta energetica del 2019 per i due comparti ammontava a ‘soli’ 1,7 miliardi di euro”.
Effetto inflazione sui consumi
Secondo le stime di Confesercenti, con gli attuali livelli di inflazione la spesa delle famiglie diminuirebbe di 2,5 miliardi già nel prossimo trimestre invernale. “A fine 2023, continuerebbero a mancare 28,6 miliardi rispetto ai livelli di spesa pre-pandemia”, osserva infine la Confesercenti, “Saremmo tornati, di fatto, ai consumi del 2016: un passo indietro di sette anni”.