lunedì, 16 Dicembre, 2024
Politica

“Noi autonomi e partite Iva” insieme a “Verde è Popolare” in difesa delle Pmi

Importante accordo tra l'associazione leader delle microimprese e il nuovo partito politico guidato da Gianfranco Rotondi

Il protocollo d’intesa e di collaborazione è stato firmato per l’Associazione dal Presidente Eugenio Filograna e dai coordinatori AePI Regione Campania Aldo Morgillo e Giuseppe Calvanese. Per il partito “Verde è Popolare” hanno sottoscritto l’intesa il Presidente on. Gianfranco Rotondi, il coordinatore dei circoli Gianpiero Pilla e il Presidente del Consiglio Nazionale Giampiero Catone. Questo accordo apre una pagina nuova per le partite Iva e offre grandi prospettive ad una colonna portante dell’economia italiana.

L’Associazione “Noi autonomi e partite Iva” è la più grossa organizzazione nazionale di Partite Iva e ha una moderna struttura di comunicazione con una propria piccola televisione, un blog e una notevole attività sui social: la sua pagina Facebook principale ha oltre 460 mila sostenitori ed è classificata al terzo posto in base alle statistiche di Facebook dopo le pagine del Movimento 5Stelle e della Lega. Ad essa si aggiungono altre 250 pagine locali per circa 1 milione di sostenitori. “Verde è popolare” dalla sua fondazione guarda con attenzione al mondo rappresentato da noi autonomi e partite Iva per la rilevanza che questo comparto ha nell’econ0mia nazionale.

Le Piccole e medie Imprese in Italia impiegano l’82% dei lavoratori (ben oltre la media Ue) e rappresentano il 92% delle imprese attive, un dato apparentemente in linea l’Europa. In Italia, infatti, ben il 95% delle PMI è rappresentato dal comparto delle microimprese che-stando alla definizione condivisa in Europa-hanno un fatturato al di sotto di 2 milioni e un numero di addetti non superiore a 10. Secondo la definizione del nostro codice civile (art. 2435-bis) la micro impresa, invece, è quella che non supera i 350.000 euro di fatturato annuo. Nel concetto di microimpresa sono equiparati anche professionisti, artigiani ecc.

In Italia gran parte delle microimprese sono proprio quelle che rientrano nella definizione del codice civile (sotto i 350.000 € di fatturato). Le potremmo definire “piccole Partite Iva”.

Si tratta di una struttura portante dell’economia italiana che ha molti vantaggi.

Permette il frazionamento del rischio di fallimento del sistema economico sociale; garantisce lo sviluppo e la valorizzazione del talento e della creatività individuale degli Italiani; favorisce l’equa distribuzione del reddito; riduce la disoccupazione ed i costi dello Stato per gli ammortizzatori sociali.

Ma sulle microimprese incombono nubi minacciose dovute spesso all’ignoranza del funzionamento di queste realtà. Innanzitutto si tende a confondere il fatturato con il reddito. Capita spesso che i redditi che residuano alle piccole Partite Iva – tolti costi e tasse – siano perfino inferiori a quelli dei loro stessi dipendenti, sulla soglia della povertà o addirittura in negativo. In pratica queste partite Iva a fine anno sono costrette a dover reperire il denaro per poter pagare i debiti e continuare a lavorare l’anno successivo. Le piccole Partite Iva hanno un fatturato esiguo e sono oggetto di una legislazione sempre più complessa e burocratica che rischia di affossarle definitivamente

Esse non hanno né la forza economica né la mentalità adeguata per procurarsi informazioni che le permettano di essere in regola con i continui cambiamenti di norme. La maggioranza delle microimprese delega gli adempimenti burocratici a risorse interne, che non possono frequentare corsi di formazione o di aggiornamento per non aggravare i costi già elevati della normale gestione d’azienda.

Il Progetto dell’Associazione prevede l’istituzione di un Ministero degli Autonomi e Partite Iva (o un Sottosegretariato di un equipollente Ministero) o una funzione di un Consiglio permanente in un Ministero adeguato con delega soprattutto per le Microimprese e che sia composto solo ed esclusivamente da persone che abbiano una Partita Iva di qualunque tipo.

A livello regionale e comunale, il Progetto prevede la costituzione di un Assessorato degli Autonomi e Partite Iva con la stessa funzione relativamente agli obblighi territoriali, nonché per la raccolta di dati essenziali relativi agli Autonomi alle Partite Iva del territorio che confluiranno in una banca dati nazionale che provvederà a mettere a disposizione dei territori agli Sportelli che be faranno richiesta.

La collaborazione con un partito politico innovativo e snello come “Verde è Popolare” è un salto di qualità importante per le attività dell’Associazione che avrà nuove opportunità di far sentire la propria voce e di combattere le proprie battaglie nelle sedi politiche e istituzionali.

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