Gestione dei rifiuti in Campania, discariche illegali e irregolarità nella gestione delle fogne e dei depuratori nelle aree urbane sono le tre infrazioni alle norme ambientali Ue per cui l’Italia negli ultimi anni è stata condannata dalla Corte di giustizia europea a pagare multe per oltre 620 milioni di euro.
La situazione l’ha resa nota la Commissione europea nel suo rapporto sullo stato di attuazione della legislazione ambientale nei Paesi dell’Unione. Nel documento l’Italia viene bocciata su rifiuti, sulla qualità dell’aria e sulla designazione delle zone protette da Natura 2000.
La Penisola è invece promossa per quanto fatto per promuovere l’economia circolare e mettere a punto i piani per i bacini idrografici. Le multe che vengono pagate dall’Italia sono legate a infrazioni che hanno storie ultradecennali. Il caso delle discariche illegali iniziò nel 2003. E si chiuse nel dicembre 2014, quando la Corte Ue decise per la multa: forfait di 40 mln, più 43 mln ogni sei mesi, con sconto per ogni discarica messa a norma.