Con una nuova legge, la Corea del Nord ha stabilito il suo status di potenza nucleare. Grazie a una norma approvata lo scorso 8 settembre dall’Assemblea popolare suprema, il parlamento nord-coreano, che ratifica le decisioni prese dal Partito dei Lavoratori guidato da Kim Jong-un, Pyongyang ha ufficialmente sancito il diritto di effettuare un attacco nucleare preventivo su un Paese che si ritenga rappresenti una minaccia imminente per la Corea del Nord.
Una mossa che secondo il leader nordcoreano Kim Jong-un rende irreversibile lo sviluppo dell’arsenale nucleare, chiudendo così la porta per futuri colloqui di denuclearizzazione. Il leader nordcoreano, parlando alla sessione aperta dell’Assemblea Nazionale Suprema, ha dichiarato che Pyongyang “non rinuncerà mai alle armi nucleari né cederà alle sanzioni imposte dalla comunità internazionale per il suo sviluppo bellico”. Allo stesso tempo, la Corea del Nord si impegna a non cedere armi e tecnologie nucleari ad altri Paesi in conformità con la nuova legge adottata.