A partire da questo mese, il Center for Atmospheric Research dell’Università di Nova Gorica e l’organizzazione GreenLight WorldFlight uniranno le forze nella ricerca sull’impatto dell’inquinamento da aerosol e particolato naturale e artificiale sull’aumento della temperatura atmosferica e formazione di uragani nell’Oceano Atlantico meridionale. Secondo il quotidiano Primorske Novice, alla campagna prenderà parte anche il pilota sloveno Matevž Lenarcic che il prossimo 11 settembre, insieme al professore universitario e ricercatore Griša Mocnik, inizierà a condurre voli di misurazione a Capo Verde. I voli saranno coordinati dall’equipaggio del velivolo da ricerca DC-8 della NASA. Allo stesso tempo, il satellite Aeolus dell’Agenzia Spaziale Europea sorvolerà la loro posizione.
I forti venti, causati anche dai cicloni che si formano intorno alle isole, trasportano grandi quantità di sabbia sahariana, carbone nero e altre sostanze inquinanti attraverso l’Atlantico verso l’America Meridionale e Centrale. Questa situazione sta contribuendo all’innalzamento delle temperature nell’atmosfera, ma l’impatto di questo fenomeno sulla formazione di tempeste tropicali e uragani non è stato ancora completamente approfondito.
I partner della ricerca includono la NASA, l’ESA, l’Osservatorio Nazionale di Atene e le Università di Miami e Washington.
(ITALPRESS).