Sabato 10 settembre 2022 alle ore 18 presso Arte Borgo Gallery si inaugura la mostra personale di Andrea Caronia dal titolo ACROSS THE UNIVERSE curata da Gianni Maiellaro e Giorgio Vulcano.
L’On. Federico Mollicone, fondatore e coordinatore dell’ICAS (Intergruppo parlamentare Cultura, Arte e Sport) e gli attori Lorena Cesarini e Vincenzo Vivenzio, i quali leggeranno alcune poesie scelte dall’artista.
Andrea Caronia, scrive Giorgio Vulcano, è un artista che ha saputo cogliere dai suoi studi una lezione di vita, imprimendo un modus operandi fuso di correnti e storia, che infrange lo specchio della mimesi ed accoglie gli aspetti più significativi e contemporanei, slegandosi da ciò che è rappresentabile convenzionalmente. Attraverso le forze sublimatorie ed espressive del colore, a tratti quasi irriverenti, il giovane artista romano ci invita ad entrare in un racconto libero che rivela le inquietudini dell’Io e le imprevedibili vibrazioni dell’inconscio.
Le sue sono opere astratte che hanno in sé l’energia di mutare la tessitura superficiale, sulla quale si espandono stratificazioni di colore, sgocciolature, larghe campiture chiaroscurali e altre operazioni segniche, che infondono una magnetica sovrapposizione concettuale e sembrano prolungarsi al di fuori del piano di rappresentazione, con una vibrante somma di trasparenze.
L’artista romano predilige il medium acrilico, smalti e una tecnica mista su tela, per ottenere suggestive superfici di colore vibrante, attraverso energiche pennellate e spatolate dal forte valore liberatorio. Inoltre in questa sua importante personale presenta una nuova serie X- RAY SERIES. Si tratta di soggetti “fantasmatici” che per certi versi richiamano forme e contenuti di natura surrealista. Non sembrano però riferirsi espressamente ai Rayogrammi di Man Ray, ovvero le celebri immagini a contatto, ottenute appoggiando gli oggetti su materiale sensibile. Ma ciò che le accomuna è certamente l’dea di realizzare soggetti e composizioni ambivalenti, partendo proprio dalle immagini del corpo umano (strutture ossee in particolare), impressionate sulla pellicola attraverso radiazioni ionizzanti o comunemente chiamate Raggi X. Le opere rappresentano una metafora dell’arte come energia attiva e d’infinita possibilità di creazione e interpretazione.