Anche nella giornata più difficile, il tennista romano Matteo Berrettini, lotta, rimonta e batte in cinque set l’ostico spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, numero 39 del ranking Atp, contro il quale aveva perso l’unico confronto diretto lo scorso anno sulla terra battuta di Montecarlo e approda ai quarti di finale degli US Open.
Il cemento di New York favorisce il tennis potente dell’azzurro, è vero, ma nella tarda mattinata americana sul Louis Armstrong il numero 14 mondiale, 13° favorito dell’ultimo Slam stagionale, va subito in difficoltà, cede il servizio nel secondo game e non riesce più a recuperarlo, finendo per cedere il primo set 6-3. Berrettini è lento, non si muove bene, mentre Davidovich è una macchina, non sbaglia nulla, mette in difficoltà l’azzurro facendolo correre da una parte all’altra e conquista il break del 3-2 anche nel secondo set. Qui però si distrae, o meglio accusa per la prima volta la tensione di essere avanti contro un avversario più forte e permette al romano di rientrare in partita. Pur fallendo un set point sul 5-4, Berrettini domina il tie-break chiuso 7-2 con sei punti consecutivi.
La partita cambia, nel terzo set Berrettini conquista subito il break e concede un solo punto al servizio, strappando il servizio a Davidovich anche nel nono game per chiudere 6-3. Ma nel quarto parziale lo spagnolo trova la forza per reagire. Il romano accusa un po’ di stanchezza, commette qualche errore, fatica a mettere la prima in campo e concede il break del 2-1, difeso da Davidovich fino al 6-4. Nel set decisivo, quando la partita sembra complicata per Berrettini, lo spagnolo torna ad accusare la tensione, regala il break nel secondo game, lo recupera subito ma nuovamente perde il servizio del 3-1 per il romano, che da quel momento in avanti blinda la vittoria, facilitato anche negli ultimi due game da un infortunio al ginocchio subito da Davidovich per una caduta sul cemento americano.
“Sono davvero orgoglioso perché non ho iniziato la partita come avrei voluto, ero indietro un set e un break, ma sono riuscito a lottare anche grazie alla mia squadra che ha continuato a incoraggiarmi e mi ha dato energia – ha osservato Berrettini – Davidovich giocava molto bene, io ero un pochino stanco. Mi spiace per il suo infortunio nel finale, ma mi prendo la vittoria. Mi sono allenato bene per questo torneo, sapevo di essere pronto e il lavoro ha dato i suoi frutti”, ha commentato il tennista azzurro