domenica, 22 Dicembre, 2024
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Esg e sostenibilità, centrali nella crisi dell’energia

Nei giorni scorsi si è tenuto il Blend Strategic Forum, in Slovenia, durante il quale la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen,  ha annunciato che l’ Unione si sta preparando ad un intervento d’emergenza sull’Energia nel Consiglio straordinario il prossimo 9 settembre .Von Der Leyen ha sottolineato che l’UE deve farsi trovare pronta all’ interruzione totale del gas russo e per questo bisogna mettere in campo le proprie forze su diversi fronti. A partire da una riforma strutturale del mercato dell’elettricità, su cui la Commissione sta lavorando, alla riduzione del consumo di gas, fino all’incremento delle rinnovabili che nei prossimi anni dovranno essere la fonte di approvvigionamento energetico principale dell’UE. È questo ciò che ha ribadito . Il tema delle rinnovabili, della transizione energetica e dell’esg torna prepotentemente al centro dell’agenda europea. Ed anche nel campo degli investimenti finanziari. Ma come si sta muovendo il settore del risparmio, dopo l’entusiasmo iniziale?

Su Focusrisparmio.com è stato riportato un report elaborato da EY e Oxford Analytica, che ha passato al setaccio il sistema attuale sulle informazioni relative ai fattori delle attività ambientali, sociali e di governance delle organizzazioni. Nello studio sono state individuate 5 grandi sfide legate ai criteri Esg, tra cui  quella di aumentare la trasparenza sugli indicatori compositi (rating) di sostenibilità. Seguono la comprensione dei diversi usi delle informazioni sulla sostenibilità; la necessità di certificare i dati in maniera indipendente, standardizzata e rigorosa, come avviene per l’informativa finanziaria. Quarta sfida è quella di sviluppare in maniera concordata tassonomie di finanza sostenibile comparabili e interoperabili. La quinta, ed ultima, riguarda la diminuzione delle barriere all’ingresso per chi proviene dalle economie emergenti.

Riccardo Giovannini, climate change and sustainability leader di EY in Italia, sempre su Focusrisparmio, sottolinea “La straordinaria crescita dell’attenzione sui temi legati alla sostenibilità, compreso l’Esg, e il conseguente sviluppo di tali attività all’interno delle aziende, si trova oggi ad affrontare delle sfide complesse, quali una definizione condivisa di cosa significhi la sostenibilità e quali debbano essere i sistemi di rating e valutazione. Negli ultimi anni questo sviluppo è stato indotto per una parte importante dagli investitori, il 70% dei quali conferma la volontà di voler investire in realtà attente al proprio impatto sociale e ambientale, e dall’input del legislatore europeo che sta progressivamente regolando la materia a beneficio, in primis, proprio degli investitori stessi”.

Btp, rischi ed opportunità pre – elettorali

La corsa dei Btp al rialzo, raggiungendo il 4% sulla scadenza decennale prima di attestarsi poco sotto, continua. E anche gli altri titoli di Stato europei sono tutti di nuovo molto vicini ai massimi toccati a metà giugno: a partire da quel Bund tedesco che ormai viaggia all’1,57 per cento. L’impressione generale degli analisti è che la strada per il futuro e le future mosse della Bce siano già tracciate: aumenti più marcati delle attese a ottobre e dicembre, e forse pure nel 2023 anche se l’Eurozona dovesse finire in recessione. Con queste prospettive per i titoli di casa nostra sembra stavolta più complicata una normalizzazione, anche non considerando lo spread la cui curva si irripidirà senza  dubbio poco prima delle elezioni.

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