venerdì, 15 Novembre, 2024
Sanità

Il virus della corruzione infetta la Sanità pubblica

“Ogni euro speso in sanità serva effettivamente per la salute dei cittadini” Con questo monito è stato presentato ad inizio di agosto dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dal Presidente di Anac Giuseppe Busia un Protocollo d’Intesa tra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e lo stesso Ministero per combattere la corruzione in Sanità

È alquanto preoccupante, infatti, quanto emerge dal Rapporto delle Associazioni Libera e La Via Libera “InSanità  L’impatto della corruzione sulla nostra salute”.

Ecco un significativo stralcio del documento da tener presente: “In Italia negli ultimi tre anni il 13% degli episodi corruttivi hanno riguardato il settore della sanità, con casi che riguardano forniture di farmaci, apparecchiature mediche, strumenti medicali e servizi di pulizia. Nei primi sei mesi del 2019 sono stati segnalati 35 illeciti dai whistleblower, e riguardano nomine irregolari, malagestione di reparti ospedalieri o strutture distaccate, appalti irregolari, “malasanità”, false invalidità, ospedalizzazioni irregolari, favori elettorali in cambio di prestazioni mediche. Dall’inizio della pandemia al 17 novembre 2020, secondo l’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), sono stati messi a bando per affrontare la crisi sanitaria COVID-19 oltre 14 miliardi di euro. Sono soldi spesi per l’acquisto massiccio di servizi e forniture, dalle mascherine ai banchi di scuola, attraverso procedure straordinarie. A fronte di questi 14,13 miliardi, le stazioni appaltanti hanno comunicato soltanto importi aggiudicati per 5,55 miliardi di euroSignifica che per oltre il 60% non si sa nulla. Non si sa cioè se siano stati erogati o meno, in che forme, per farci che cosa. In poche parole, non se ne ha traccia, nonostante la normativa relativa alla trasparenza amministrativa.”

Anche Papa Francesco è intervenuto sull’argomento soffermandosi sui “gravi danni” della Corruzione. “Se parliamo dei corrotti politici o dei corrotti economici (degli affari) chi paga per questo? Pagano gli ospedali senza medicine, gli ammalati che non hanno cura, i bambini senza educazione. Loro sono i moderni Nabot che pagano la corruzione dei grandi”.

Il protocollo prevede l’impegno delle parti a collaborare e a promuovere iniziative congiunte di prevenzione della corruzione e di contrasto al verificarsi di fatti di maladministration, al fine di rafforzare la cultura della trasparenza e della legalità nel settore sanitario e di garantire la corretta attuazione e applicazione della normativa in materia di contratti pubblici, anche con riferimento agli ambiti di intervento del PNRR relativi alla Missione 6, Componente 1, “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, di competenza del Ministero della salute e da attuare per il tramite dell’ Agenzia nazionale per i servizi sanitari. È previsto inoltre l’impegno a mettere in campo buone pratiche nel contesto delle iniziative di progressiva digitalizzazione, semplificazione e reingegnerizzazione delle procedure nel settore sanitario.

“Con questo impegno sottoscritto con il Ministro della Salute, vogliamo consolidare e irrobustire la cultura della trasparenza e della legalità nel settore sanitario”, ha dichiarato il Presidente Busia. “Inoltre intendiamo garantire la corretta attuazione e applicazione della normativa in materia di contratti pubblici, anche con riferimento agli ambiti di intervento del Pnrr”.

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