Secondo l’ultimo sondaggio della Tecnica della Scuola il 93,4% degli insegnanti, oltre 9 su 10, hanno dichiarato di non credere alle promesse dei partiti politici riguardo l’adeguamento degli stipendi per colmare il divario con i parametri europei. L’intento di portare almeno 300 euro in più nella busta paga del corpo docente italiano, andando così a ridurre la forbice rispetto ad altri Paesi ma anche a professionisti del nostro pubblico impiego, viene inteso da quasi da tutti gli “attori” coinvolti solo come una mera manovra elettorale finalizzata a ricevere consensi in vista delle elezioni del 25 settembre. Leggermente più fiduciosi, ma non troppo, si dicono i dirigenti, genitori, gli amministrativi e i collaboratori scolastici che hanno partecipato al sondaggio: anche tra loro, infatti, l’85,7% ha dichiarato di non credere alle promesse elettorali sugli stipendi dei prof da aumentare in modo considerevole.