La buona notizia c’è e riguarda le piccole imprese artigiane. Sono loro infatti tra le protagoniste dell’economia nazionale. Secondo l’Osservatorio lavoro Cna, curato dal Centro studi della Confederazione, la quota di contratti a tempo indeterminato applicati ai nuovi assunti a giugno è salita a “ben il 16 per cento del totale”.
Incremento dell’occupazione
Per la Confederazione nazionale degli artigiani continua l’aumento degli occupati nell’artigianato e nelle piccole imprese “nonostante l’insorgere di una serie di fattori economici e politici potenzialmente avversi alla crescita”.
L’Osservatorio analizza a cadenza mensile le tendenze del mercato del lavoro nell’artigianato e nelle piccole imprese dal 2014.
“Rispetto a maggio”, evidenzia la Confederazione, “l’occupazione si è incrementata dello 0,7 per cento, il terzo miglior risultato degli ultimi dodici mesi. Su base annua, l’aumento è stato del 2,7 per cento”.
Cresce il tempo indeterminato
Secondo l’analisi dell’Osservatorio, su questi dati ha influito in particolare l’andamento delle assunzioni, salite dell’1,8 per cento. “Ad alimentare tale risultato soprattutto posizioni lavorative non permanenti”, fa ci presente la Confederazione, “in coerenza con le esigenze del mercato nel periodo estivo. Ma è significativa la quota di contratti a tempo indeterminato applicati ai nuovi assunti a giugno: ben il 16 per cento del totale”. Si tratta della maggiore percentuale registrata negli ultimi sei anni.
Superate le esigenze stagionali
La crescita del lavoro, l’ampliamento delle opportunità occupazionali, in un momento di particolari e imprevedibili difficoltà, fanno ben sperare la Confederazione.
“A dimostrazione che il positivo andamento del mercato occupazionale di giugno”, sottolinea infine la Cna, “non è determinato esclusivamente da esigenze stagionali ma è legato anche a cicli economici con orizzonti temporali più lunghi”.