domenica, 17 Novembre, 2024
Società

Il fenomeno migratorio va gestito comunitariamente

Quello migratorio è un fenomeno complesso che necessita una costante attenzione, un approccio equilibrato, una capacità di intervento immediato e di azioni coordinate, basate su una strategia che vada oltre l’emergenza e non lasciando l’Italia sola in Europa. A sostenerlo è la presidente della Commissione esteri a Palazzo Madama, Stefania Craxi.

“È Innegabile che la Sicilia abbia pagato e paghi, nel continuo far fronte all’emergenza, il suo essere terra di frontiera e porta di accesso all’Europa ed è altrettanto evidente la generosità, lo spirito solidale e accogliente, la mano protesa del popolo siciliano verso l’umanità più fragile, verso gli ultimi, verso i disperati che mettono in conto il rischio di morire in mare pur di raggiungere le nostre coste”.

“In questi anni, il popolo siciliano, e grazie ad esso l’Italia, hanno salvato davvero l’onore di un’Europa che troppo spesso si è voltata dall’altra parte, nella presunzione che il fenomeno migratorio fosse un problema esclusivo delle realtà rivierasche. E Lampedusa, tuttora allo stremo, ha ridato lustro all’idea di Europa così come la intendevano i Padri fondatori, all’insegna della fraternità tra i popoli. Anche nei più recenti Consigli europei, nonostante la richiesta del governo italiano, nulla di davvero concreto e risolutivo è stato fatto, limitandosi a qualche mero enunciato di intenti”.

“La Sicilia e l’Italia, però – prosegue Craxi -, non possono farsi carico da sole del peso di un problema strutturale e globale, aggravato dalla crisi alimentare e allora dobbiamo agire con sempre maggiore determinazione, sollecitare l’UE a rivedere le regole esistenti in un quadro di cooperazione solidale e automatico tra i Paesi membri, puntare al controllo rafforzato delle frontiere, assumere finalmente coscienza del fatto che senza il sostegno a un processo di sviluppo nell’area mediterranea, i flussi migratori assumeranno connotati epocali, segnando in negativo la storia del nostro tempo”.

“E, soprattutto, non deve mancare l’impegno – scolpito a chiare lettere nel programma elettorale del centrodestra – finalizzato a garantire alle istituzioni locali le risorse necessarie che giungano dall’Europa per fare fronte alle spese per la gestione del fenomeno migratorio. In questa direzione – conclude Craxi – ho caratterizzato la mia azione in questi pochi mesi alla guida della Commissione esteri ed immigrazione del Senato. È questo il mio impegno per il futuro ed è anche questo il senso della mia candidatura in terra sicula nel collegio di Gela-Agrigento-Caltanissetta, che comprende una realtà, come quella di Lampedusa, di cui ci si ricorda solo a giorni alterni”.

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