I primi segnali di affrancamento da parte degli italiani dalla pandemia è il ritorno alle attività culturali a cominciare dagli spettacoli dal vivo. Secondo i principali risultati che emergono dall’Osservatorio di Impresa Cultura di Confcommercio, la spesa media per beni e consumi culturali estivi degli italiani sarà di 125 euro a persona. A crescere in misura particolarmente significativa rispetto a giugno è la visita di mostre, musei e siti archeologici (+14%); le presenze al cinema (+13%), al teatro (+5%), la partecipazione agli eventi dal vivo, soprattutto spettacoli all’aperto (+7%) e ai festival culturali (+6%).
In crescita anche la lettura di libri sia in cartaceo (+6%) che in digitale (+2%). Il 45% degli intervistati fruirà dell’offerta culturale estiva nella propria città anche se meno ricca di eventi rispetto al periodo pre-pandemico. Si conferma che le iniziative culturali sono un importante attrattore nelle località turistiche: il 68% degli intervistati che andranno in vacanza parteciperà ad attività culturali nelle località di villeggiatura con una spesa media pro capite di 95 euro. Gli eventi più attrattivi per i turisti sono quelli enogastronomici, seguiti dalle visite a musei e siti archeologici, concerti e festival culturali. In generale, un’ampia platea di turisti guarda con attenzione all’offerta culturale durante le vacanze e soggiorna in luoghi dove sa di trovare iniziative culturali interessanti.
Per il Presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, Carlo Fontana, “i segnali positivi sui consumi culturali estivi e la ritrovata normalità per gli eventi dal vivo sono un’ottima notizia. Ci sono, dunque, i presupposti perché questa tendenza positiva si confermi e si rafforzi anche nei prossimi mesi. Per questo, ora più che mai, servono misure mirate ed efficaci che spingano la ripresa dei consumi e gli investimenti nel settore”.