sabato, 16 Novembre, 2024
Ambiente

Coldiretti: agricoltura, mesi senza pioggia poi in un giorno 13 eventi estremi. Siccità e grandine

L’agricoltura paga il prezzo più alto del cambiamento climatico.

Dopo mesi di assenza di precipitazioni in un solo giorno si sono verificati ben 13 eventi estremi nel centro nord Italia tra grandinate, bombe d’ acqua e tempeste di vento che hanno colpito a macchia di
leopardo le regioni provocando gravissimi danni nei centri urbani ed in campagna. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento
all’ultima ondata di maltempo che ha diviso l’Italia in due, senza peraltro contribuire a sconfiggere la situazione di emergenza idrica in agricoltura.

Pioggia che non mitiga la siccità

“Il livello del fiume Po è salito di solo mezzo metro in un giorno a Pontelagoscuro”, osserva la Coldiretti, “dove ha fatto segnare il livello idrometrico di -6,32 metri mentre restano su livelli da minimo storico anche i grandi laghi con il grado di riempimento del Maggiore che è pari al 24% mentre quello di Como appena il 5% secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti la mattina del 20 agosto”.

Sfasamenti stagionali

Siamo di fronte, sottolinea la Coldiretti, ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. “La caduta della grandine nelle campagne”, evidenzia la Coldiretti, “è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi proprio alla vigilia della raccolta, mandando in fumo un intero anno di lavoro”.

Grandine primo killer

Un evento climatico avverso che, racconta la Coldiretti, si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.
Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche da parte della Coldiretti che segnala peraltro l’aggravarsi del bilancio dei danni di oltre 6 miliardi provocato dalla la siccità che ha un impatto devastante sulle produzioni nazionali che fanno fatto stimare un calo del 10% della produzione agricola nazionale secondo la Coldiretti.

Nubifragi, venti e danni

In Piemonte tra l’altro, grandine e vento si sono abbattuti nella zona di Baraggia (Biella), Bellinzago e Caltignaga in provincia di Novara con danni sul riso mentre in Emilia nel Modenese il forte vento ha fatto
cadere a terra una parte consistente delle pere abate con perdite fino al 50% in alcune aziende e diversi capannoni scoperchiati e nel Ferrarese è iniziata la conta dei danni a pere, mais ed alcuni edifici,
mentre la furia del nubifragio ha distrutto serre e coltivazioni di angurie e sfondato tetti. “Campi allagati e danni anche nel ravennate.

Le regione colpite

In Liguria ingenti danni nel Tigullio dove sono state colpite le coltivazioni olivicole, viticole e orticole per colpa della grandine ma anche le serre”, elenca la Coldiretti, “Nel territorio di La Spezia invece ci sono danni alle strutture, anche ingenti, per il vento, sia sulla costa che nell’entroterra. In Toscana distrutte coltivazioni di
tabacco per la produzione del sigaro toscano ad Arezzo mentre nella zona di Massa Carrara”, rivela la Confederazione, “sono stati colpiti vigneti con interi filari di grappoli distrutti, olive, pesche, pere e mele
strappate e buttare a terra dalla furia della tempesta, disperse decine di famiglie di api, orti devastati, serre scoperchiate, tetti divelti e disagi per gli agriturismi con la stagione turistica in corso.

Nel Lazio in provincia di Latina”, continua la Coldiretti, “si contano gravi danni, che vanno da alberi di ulivo sradicati a causa del forte vento, alle coperture delle serre divelte con strutture fortemente danneggiate ma sono state colpite anche le piantagioni di mais e le colture orticole. In Friuli Venezia Giulia”, conclude la Coldiretti, “il maltempo ha colpito in particolare le province di Udine e Pordenone, provocando la caduta di alberi e a San Martino al Tagliamento il vento ha scoperchiato parte del tetto di tegole di una stalla”.

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