Più giovani da assumere con l’apprendistato. È la richiesta che arriva dalla Uil al prossimo ministro del lavoro. La sollecitazione è della leader sindacale confederale, Ivana Veronese, esponente della Uil che
ricorda come l’apprendistato sua un ottimo strumento per coinvolgere i giovani ad un primo impiego.
Poche assunzioni
“Viaggia a numeri bassissimi il contratto di apprendistato come illustrato nel XX Rapporto sull’Apprendistato dell’INAPP”, evidenzia la segreteria confederale della Uil,
“Nel 2020 potevamo attribuirne la
causa alla pandemia, ma i dati sui rapporti di lavoro attivati con questa tipologia contrattuale sono da sempre fortemente bassi e lo sono stati anche nel 2021 con 313 mila assunzioni”.
Apertura ai ragazzi Neet
Per la leader della Uil i numeri dicono che bisogna fare di più.
“I giovani senza lavoro e rientranti nella fascia di età coperta da questo ottimo strumento di ingresso nel mercato del lavoro sono tantissimi”, osserva Veronese, “se consideriamo che ci sono circa 3 milioni di giovani tra i 15 e 29 anni nello status di disoccupato e NEET. Eppure solo un’esigua percentuale viene assunta con apprendistato.
Chiaramente la moltitudine di forme di ingresso nel mercato del lavoro non aiuta l’apprendistato”.
Condizioni del buon lavoro La Uil fa presente come al prossimo ministro del lavoro il sindacato porrà tre condizioni per l’occupazione. “La nostra posizione”, sottolinea Ivana Veronese, “indipendentemente da chi
siederà in futuro sulla poltrona di Ministro del Lavoro, resterà sempre quella di costruire un mercato del lavoro basato su 3 condizioni: stabilità lavorativa, sicurezza e formazione”.