PALERMO (ITALPRESS) – "I nomi fatti dal centrodestra per la presidenza della Regione sono tutti ineccepibili e indiscutibili, ma non comprendo perché non vengano presi in considerazione anche profili provenienti dal centro, né perché candidati e programmi vengano annunciati direttamente da Roma". L'ex ministro Calogero Mannino, risponde così all'Italpress in merito alla scelta dei candidati a Palazzo d'Orleans da parte del centrodestra. "Ci sono nodi da sciogliere rapidamente, a partire dal ruolo decisionale di Giulio Tremonti, che da ministro del Tesoro fu molto critico nei confronti della Sicilia", aggiunge Mannino, che sull'esito dell'appuntamento elettorale preferisce non sbilanciarsi: "È evidente che il centrodestra parta favorito, ma attenzione ai temi della campagna: la Sicilia si presenta con un carico negativo di problemi aperti, a partire dalla finanza pubblica, e in un clima del genere l'elettore ha molto a cuore questi argomenti", spiega l'ex ministro. "Quello dell'autonomia regionale differenziata è un tema centrale per il centrodestra, ma in Sicilia non può funzionare come nelle altre regioni: il carico di problemi del sud è molto diverso rispetto al nord", sottolinea l'ex ministro Lillo Mannino. "L'errore che non deve commettere il centrodestra è esprimere un candidato alla presidenza che vada a reggere la coda ai presidenti delle Regioni del nord, tra i quali metto dentro anche Stefano Bonaccini – prosegue Mannino -. Chiunque venga scelto dovrà esprimere sull'autonomia differenziata una linea politica distinta da quella del centrodestra nazionale. La Sicilia deve reagire alla pretesa delle regioni del nord di farsi una finanza regionale separata dal resto d'Italia". credit photo agenziafotogramma.it (ITALPRESS). xd8/vbo/red 12-Ago-22 13:33