lunedì, 16 Dicembre, 2024
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Sanità

Della Porta: Uomo sano in ambiente sano

Il binomio Salute e Ambiente è inscindibile. Le due questioni sono strettamente collegate, contrariamente a quanto accaduto circa 30 anni fa, nel 1993, quando un referendum infausto riuscì a separarne i percorsi tagliando nettamente la tutela e il controllo dell’ambiente dalle funzioni delle “vecchie” Unità Sanitarie Locali, fino allora gestite attraverso i soppressi Presidi Multizonali di Prevenzione. Oggi la tutela dell’ambiente è riconosciuta, parimenti alla salute, addirittura da una legge costituzionale, la n.1/2022.
Domenico Della Porta, medico, giornalista, docente di Malattie Occupazionali e Ambientali, da oltre 40 anni dirigente della Sanità Pubblica e Prevenzione, è impegnato anche come consulente in Commissioni di Inchieste Parlamentari quale esperto di sicurezza, salute e ambiente. Lo abbiamo intervistato.
Come è possibile mirare alla Salute della Popolazione ed eventualmente misurarla?
Il termine salute della popolazione descrive un approccio che si focalizza sull’intera gamma di fattori che contribuiscono alla salute, come pure le complesse interazioni che esistono fra loro e quindi anche con l’ambiente. Gli approcci convenzionali medici e di cure mediche, al contrario, si focalizzano sulla salute   degli individui, su particolari malattie e sulla risposta alle malattie attraverso la cura diretta del paziente. Lo stato di salute può essere misurato in termini di salute e benessere generale, di capacità di funzionare, di esistenza di malattie o di altri problemi di salute come invalidità, qualità della vita, durata della vita e cause di morte. Vari metodi sono usati per raccogliere informazioni su indicatori dello stato di salute. Molti indicatori sono basati su dati che sono raccolti abitualmente, quali censimento della popolazione e registrazione delle nascite, dei decessi e dell’ospedalizzazione. Sistemi di sorveglianza sono anche usati per raccogliere dati su certe lesioni, malattie e condizioni, come malattie trasmissibili, cancro e malformazioni congenite, e per seguire i trend e le caratteristiche delle lesioni e delle malattie.
Abbiamo letto di iniziative legate al PNRR…..
Il 10 agosto sono scaduti i termini per presentare le candidature al bando per finanziare interventi non a caso mirati nell’ambito del programma “Salute-ambiente-biodiversità-clima” del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Gli interventi sono volti a definire un nuovo assetto istituzionale in ambito salute-ambiente-clima capace di rafforzare il Servizio sanitario nazionale – SSN attraverso un approccio olistico One Health. L’obiettivo è quello di fortificare la protezione della salute dei cittadini rispetto ai rischi attualmente noti e alle sfide incombenti di natura ambientale-climatica e supportare uno sviluppo sostenibile e una crescita economica in sicurezza, soprattutto in relazione alla transizione verde e alla trasformazione digitale.
Ci sono già delle novità a tal proposito?
Certamente! Con il  piano di investimenti proposto, collegato all’azione di riforma oggetto della Missione 6 – Salute Health, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato istituito il  Sistema Nazionale Salute, Ambiente e Clima (SNPS”) come nuovo assetto di prevenzione collettiva e sanità pubblica, in linea con l’approccio ‘One health’, con rafforzamento della Rete SNPS-SNPA, cui è destinata la somma complessiva di euro 415.379.000,00 (83,1%) nella più recente evoluzione ‘Planetary health’”, per far fronte efficacemente ai rischi storici e emergenti di impatti sulla salute di cambiamenti ambientali e climatici. Per rafforzare la capacità, l’efficacia, la resilienza e l’equità del Paese.
Le risorse sono destinate ad affrontare gli impatti sanitari presenti e futuri, associati ai rischi ambientali e climatici sono collegati ad  una serie di investimenti sinergici: – rafforzamento complessivo delle strutture e dei servizi di SNPS-SNPA a livello nazionale, regionale e locale, migliorando le infrastrutture, le capacità umane e tecnologiche e la ricerca applicata; – sviluppo e implementazione di specifici programmi operativi pilota per la definizione di modelli di intervento integrato salute-ambiente-clima in 2 siti contaminati selezionati di interesse nazionale; – formazione di livello universitario e programma nazionale di formazione continua in salute-ambiente-clima; – Promozione e finanziamento di ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento saluteambiente-clima; – Piattaforma di rete digitale nazionale SNPA-SNPS. Il tutto è alimentato da una somma complessiva di euro 415.379.000,00 (83,1%)
A cosa porteranno queste innovazioni?
Alla salute e al benessere delle persone che sono strettamente legati allo stato dell’ambiente: Salute e Ambiente sono partners della vita. Un ambiente naturale di buona qualità risponde alle esigenze di base, in termini di aria e acqua pulite, di terreni fertili per la produzione alimentare, di energia e di materiali per la produzione. Le infrastrutture verdi servono anche a regolare il clima e a prevenire le inondazioni. L’accesso agli spazi verdi e blu offre anche importanti opportunità di svago e favorisce il benessere.
Allo stesso tempo, l’ambiente rappresenta un percorso importante per l’esposizione umana all’aria inquinata, al rumore e alle sostanze chimiche pericolose. Nella sua relazione sulla prevenzione delle malattie mediante ambienti sani, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che i fattori di stress ambientali siano responsabili per il 12-18 % di tutti i decessi nei 53 paesi della regione Europa dell’OMS. Il miglioramento della qualità dell’ambiente in settori chiave come l’aria, l’acqua e il rumore può contribuire a prevenire le malattie e a migliorare la qualità della salute umana.
L’inquinamento dell’aria è il principale rischio ambientale per la salute in Europa ed è associato a malattie cardiache, ictus, malattie polmonari e cancro ai polmoni. Si stima che l’esposizione all’inquinamento dell’aria determini ogni anno oltre 400 000 decessi prematuri nell’UE. L’esposizione al rumore dei mezzi di trasporto e delle industrie può causare fastidi, disturbi del sonno e relativi aumenti del rischio d’ipertensione e di malattie cardiovascolari.
Anche l’esposizione a sostanze chimiche pericolose è una delle principali preoccupazioni. Le persone possono essere esposte a un’ampia gamma di sostanze chimiche nella loro vita quotidiana, attraverso aria e acqua inquinate, prodotti di consumo e dieta. Le proprietà di talune sostanze chimiche pericolose fanno sì che queste ultime persistano nell’ambiente e siano soggette a bioaccumulo nella catena alimentare, il che significa che vi sarà un notevole ritardo prima che le riduzioni delle emissioni si traducano in una riduzione dell’esposizione. In aggiunta, il volume e la gamma di sostanze chimiche in uso oggi e la continua crescita della produzione chimica suggeriscono che l’esposizione umana e ambientale continueranno ad aumentare. Ciò solleva preoccupazioni circa gli effetti sulla salute dell’esposizione a miscele di sostanze chimiche durante il nostro ciclo di vita, in particolare durante le fasi di vita più vulnerabili, come la prima infanzia, la gravidanza e la vecchiaia.
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