TRIESTE (ITALPRESS) – La Regione ha adottato il Piano di contrasto alle povertà e per l'inclusione sociale che prevede una dotazione finanziaria complessiva di quasi venti milioni di euro nel triennio 2021-2023. Il piano programmatico, approvato dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia su proposta del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, individua le azioni e gli interventi nell'ambito della lotta alle povertà e al disagio sociale nell'ottica della progressiva definizione di livelli essenziali delle prestazioni da garantire nell'ambito dei servizi sociali e dell'integrazione e assistenza socio-sanitaria. Le risorse economiche per il Piano di contrasto alle povertà sono state assegnate alla Regione dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali: la ripartizione prevede circa otto milioni di euro per il 2021, 6.401.904 euro per il 2022 e 5.547.600 per il 2023. Ai fini dell'accesso ai fondi assegnati, come ha illustrato il vicegovernatore illustrando il Piano in Giunta, l'atto di programmazione dovrà ora essere trasmesso al ministero per la valutazione della sua coerenza con il piano nazionale e ai fini della successiva erogazione dei finanziamenti agli ambiti territoriali della Regione. Il Piano contro le povertà e il disagio sociale è stato redatto dopo un'approfondita analisi del quadro normativo regionale in materia di servizi e interventi per rispondere alle situazioni di povertà e a un'analisi dei dati di contesto che sono stati raccolti ed elaborati. Contiene, inoltre, una ricognizione di tutte le fonti di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali relative alle tematiche della povertà e dell'inclusione sociale. Sono poi fissati indicatori e indirizzi attuativi al fine di attuare una serie di importanti interventi da garantire ai cittadini in carico ai Servizi sociali per motivi legati a situazioni di povertà e disagio economico, in primis ai beneficiari del Reddito di cittadinanza. In particolare il Piano prevede che siano garantiti i servizi di segretariato sociale, il servizio sociale professionale, i tirocini finalizzati all'inclusione sociale e all'autonomia delle persone, il sostegno socio-educativo domiciliare o territoriale, l'assistenza domiciliare socio-assistenziale, il sostegno alla genitorialità, il servizio di mediazione culturale e il servizio di pronto intervento sociale. Inoltre, come previsto dal decreto ministeriale, il piano programmatico stabilisce gli indirizzi per l'attuazione degli interventi rispetto ai casi di povertà estreme e individua i criteri di riparto dei fondi destinati ai progetti di intervento per le persone senza dimora. (ITALPRESS). fil/com 05-Ago-22 15:54