venerdì, 15 Novembre, 2024
Società

Ancora ombre sulla strage di Bologna

42 anni fa, a Bologna, l’ordigno che uccise persone casualmente presenti quella mattina alla stazione ferroviaria, risuona ancora con violenza nel profondo della coscienza del Paese. Fu un atto di una disumanità senza uguali, tra i più terribili della storia repubblicana.

“L’attacco alla stazione di Bologna fu un attacco terroristico che pretendeva di destabilizzare le istituzioni democratiche e seminare paura, colpendo comuni cittadini impegnati nella vita di tutti i giorni. Nel giorno dell’anniversario il pensiero si volge anzitutto ai familiari, costretti a patire il dolore più grande, che hanno saputo trasformare in impegno civile, per testimoniare all’intera società che le strategie del terrore mai prevarranno sui valori costituzionali della convivenza civile”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’anniversario della strage di Bologna del 2 agosto 1980.

“L’azione solidale dei familiari merita la gratitudine della Repubblica. La loro tenacia – aggiunge – ha sostenuto l’opera di magistrati e di servitori dello Stato che sono riusciti a fare luce su autori, disegni criminali, ignobili complicità. La matrice neofascista della strage è stata accertata in sede giudiziaria e passi ulteriori sono stati compiuti per svelare coperture e mandanti per ottemperare alla inderogabile ricerca di quella verità completa che la Repubblica riconosce come proprio dovere”, conclude il capo dello Stato.

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