0

“Donne in Campo”. Terenzi (Cia-Agricoltura): imprese al femminile una grande presenza

sabato, 30 Luglio 2022
1 minuto di lettura

Le donne sul podio delle imprese agricole al femminile. A sottolinearlo con orgoglio è la Cia-Agricoltura che riferisce come, “l’esercito delle imprese femminili italiane oggi conta un milione e 345mila attività, il 22,2% del totale delle imprese italiane, in leggera crescita nell’ultimo anno (+6.476 aziende), calcola la Confederazione, “Nell’agricoltura, in particolare, le imprese condotte da donne sono 206.938, che corrispondono al 15% del totale delle imprese femminili del Paese e al 28,2% del totale delle imprese del settore primario”.

Più presenti al Sud

Una vittoria per “Donne in Campo”, l’associazione delle imprenditrici agricole di Cia, che riporta i dati diffusi da Unioncamere in occasione della presentazione a Roma del V Rapporto nazionale sull’imprenditoria femminile. Secondo il Rapporto, l’universo dell’impresa femminile ha caratteristiche proprie rispetto alle imprese gestite da uomini: una maggior concentrazione nel settore dei servizi (66,9% contro il 55,7%), minori dimensioni (il 96,8% sono micro imprese fino a 9 addetti, contro il 94,7% di quelle maschili), una forte diffusione nel Mezzogiorno (il 36,8% delle imprese guidate da donne opera nelle regioni del Sud, contro il 33,7%).

Innovazione in rosa

Le imprese al femminile hanno una marcia in più sul fronte dell’innovazione e del fare rete. Infatti, da un’indagine di Unioncamere, Si.Camera e Centro Studi Guglielmo Tagliacarne su un campione statisticamente rappresentativo di 2.000 imprese femminili e 2.000 imprese maschili dei settori agricolo, manifatturiero e terziario, i gap di genere che riguardano management, asset intangibili e performance economiche, vengono annullati dal “mix management”, ossia dalla presenza congiunta sia di donne che di uomini.

Rafforzare gli strumenti

Proprio il mix management, secondo lo studio, è in grado di ottimizzare le performance. Anche il gap delle imprese femminili esportatrici, secondo la CIA-Agricoltura, viene annullato dall’effetto relazionale che avviene quando le imprese collaborano con altre imprese. “Queste considerazioni, che scaturiscono dal prezioso contributo di Unioncamere, dimostrano che l’unione di più visioni e la convivenza della diversità è sempre fonte di ricchezza anche in campo economico”, commenta la presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi, “e rappresenta la vera risposta a una cultura omologante e che tende ad affermare un unico modello. Come la natura ci insegna, la creatività e l’emergere costante di novità sono le proprietà chiave della vita”. Ora, sottolinea infine Terenzi, “dobbiamo continuare a rafforzare gli strumenti utili per sostenere le donne a far nascere e crescere le loro imprese”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Volti e voci di una città sospesa tra paura e l’inizio di un nuovo giorno

Partenza 16 novembre: i controlli di frontiera Il Viaggio da…

Le epatiti causano 1,3 milioni di morti ogni anno nel mondo. Problema di grande impatto anche in Italia

Il 28 luglio si celebra la Giornata mondiale contro le…