Il tema della collocazione internazionale dell’Italia si annuncia come uno degli argomenti principali su cui si focalizzerà la campagna elettorale. E impone a tutti i partiti massima chiarezza su questioni delicatissime.
Giorgia Meloni leader di fatto della coalizione di centrodestra alla Direzione del suo partito ha ribadito senza incertezze la linea occidentale di Fratelli d’Italia:
“Vogliamo difendere gli interessi nazionali e porre in Europa i temi su cui la strategia è stata sbagliata. E dobbiamo essere chiarissimi sulla guerra. Da opposizione abbiamo chiesto al governo di fare ciò che era necessario perché l’Italia non fosse l’anello debole dell’Occidente, mostrandosi fiera e leale e allontanando lo stereotipo della nazione spaghetti e mandolino tanto cara ai detrattori. Ribadiamo che saremo garanti, senza ambiguità, della collocazione italiana e dell’assoluto sostegno all’eroica battaglia del popolo ucraino”.
Ma intanto infuria la polemica su presunti rapporti tra la Lega e l’Ambasciata russa contro il Governo Draghi.
Senza intervenire nel merito della vicenda, Franco Gabrielli, sottosegretario con delega ai servizi segreti ha chiamato fuori la nostra intelligence.
“Le indiscrezioni apparse sul quotidiano La Stampa, in merito all’attribuzione all’Intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’Avvocato Capuano e rappresentanti dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi, sono prive di ogni fondamento” Dopo questa presa di posizione di Gabrielli non ci sarà nessun coinvolgimento del Copasir, come ha confermato il suo presidente Adolfo Urso.
Dello stesso tenore la dichiarazione di Francesco Lollobrigida capogruppo di FdI alla Camera. “Io penso che le questioni di carattere internazionale vadano chiarite e approfondite, noi come Fratelli d’Italia non siamo imbarazzati da nulla rispetto alla posizione del nostro Paese a livello internazionale, l’Italia è dalla parte dell’Occidente, siamo a fianco dei nostri alleati, nel nostro programma di governo abbiamo parole chiare su questo”. Secondo Lollobrigida, “la richiesta di verificare tutto quello che circola è legittima, è indubbio, ma confidiamo che nessuno in Italia, tra le forze politiche, abbia remato contro l’Italia e l’Occidente”.
Salvini ha liquidato la vicenda con una dichiarazione scarna: “Io ho lavorato e lavoro per la pace e per cercare di fermare questa maledetta guerra. Figurati se vado a parlare di ministri e viceministri, mi sembra la solita fantasia su cui c’è Putin, c’è il fascismo, il razzismo, il nazismo, il sovranismo. Non penso che Putin stia dietro al termovalorizzatore di Roma”.
Secondo Enrico Letta, Salvini non ha smentito ma “conferma tutti i suoi legami oscuri con Putin”.
Contro il leader leghista il duro attacco del Ministro degli Esteri che chiede spiegazioni e ricorda
“l’endorsement dell’ambasciatore russo a Roma Razov sulla bozza di risoluzione del partito di Conte sulla questione ucraina”.