Ben 1.638 viaggi dall’Europa verso l’Italia sono stati soppressi tra il 28 giugno e il 12 luglio relativi al periodo 15 luglio -31 agosto 2022 e, se questo non bastasse, le tariffe, rispetto al luglio-agosto 2021, sono arrivate in media a 156 euro per le tratte dalla Spagna (+132,8%), a 183 euro dal Regno Unito (+94,7%), a 193 euro dalla Germania (+78,7%), e a 165 euro dalla Francia (+47,3%). Sono questi i dati elaborati da Mabrian Technologies, piattaforma spagnola di Travel intelligence per l’industria del turismo, a beneficio della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio.
“Non solo il danno di voli che possono essere in ogni momento ritardati o aboliti, ma anche le difficoltà legate a prezzi che si impennano rispetto all’anno scorso e che influiscono sul turismo in entrata nel nostro Paese – commenta Franco Gattinoni, presidente di Fto – I forti rincari si registrano sia per i voli di linea che per le compagnie low cost. È necessario aprire urgentemente un tavolo di confronto e riflessione che, partendo da questi dati e dalle criticità emerse nella fase di ripartenza, consenta di rivedere alcune logiche utilizzate fino ad oggi, anche di sostegno economico, per favorire l’apertura di collegamenti con compagnie a basso costo”.
“Non dobbiamo rincorrere solo un turismo fatto di numeri, ma anche di qualità, distribuito tutto l’anno e che favorisca la scoperta di nuovi territori. L’incertezza o assenza di pianificazione dei voli non ci consente di mettere in piedi una programmazione turistica e gestione dei flussi per il prossimo anno. Ora però, in questa fase di emergenza e di ripartenza, pretendiamo che in caso di cancellazione si rispettino le leggi per l’assistenza ai viaggiatori, con riprotezioni e rimborsi. Tutti – conclude Gattinoni – devono seguire le regole, a partire dalle compagnie low cost. E chi è deputato a farle osservare, Enac in testa per il regolamento comunitario 261, deve agire con efficacia e tempestività”.