Melbourne come una seconda casa. Andreas Seppi continua a esaltarsi sul cemento australiano.
Nel primo Slam stagionale, dove gia’ in quattro occasioni ha raggiunto gli ottavi – l’ultima dodici mesi fa, stoppato da Edmund – il 34enne di Caldaro prenota un posto nel terzo turno e lo fa con autorevolezza: 6-3 6-4 6-4 in meno di due ore contro Jordan Thompson. Seppi, reduce dalla finale di Sydney, controlla il match sin dai primi scambi, supera qualche passaggio a vuoto – come quando nel primo set si e’ fatto rimontare da 3-0 a 3-3 – e chiude con 11 ace e 38 vincenti. “Nessun segreto – fa il modesto a fine incontro a proposito del suo rendimento di inizio stagione – solo la continuita’, un lavoro fatto bene alla base, prevenzione degli infortuni e tanto impegno. Bisogna avere sempre voglia di sacrificarsi, senza mai accontentarsi, e mentalmente bisogna essere pronti ad affrontare qualsiasi situazione”. Ad attenderlo ora il Next Gen statunitense Frances Tiafoe, che ha sovvertito il pronostico battendo 4-6 6-4 6-4 7-5 il sudafricano Kevin Anderson, numero 6 del mondo e quinta testa di serie, finalista agli US Open 2017 e a Wimbledon 2018. “Non ci ho mai giocato contro ma se ha battuto Anderson significa che sta giocando molto bene”. Se Seppi e’ una certezza, la sorpresa e’ Thomas Fabbiano, autore dell’impresa di giornata: alla terza partecipazione al Major australiano dove non aveva mai superato il primo turno, si e’ imposto per 6-7(15) 6-2 6-4 3-6 7-6(10-5), dopo tre ore e 32 minuti di battaglia, sul gigante statunitense Reilly Opelka (2 metri e 11 centimetri), che all’esordio aveva fatto fuori Isner.
Per il pugliese e’ la seconda volta al terzo turno di uno Slam dopo Us Open 2017 e Wimbledon 2018. Opelka e’ stato a tratti ingiocabile sul servizio (67 gli ace) e “non c’era verso di capire dove tirasse. Finche’ alla fine ho deciso di mettermi sul corridoio, obbligandolo ad andare dove volevo io”. La tattica ha funzionato: “C’era in palio una posta altissima, e quando la porti a casa in questo modo c’e’ tanta bellezza”, esulta Fabbiano, che ora trova sulla sua strada Grigor Dimitrov, semifinalista nel 2017. Si ferma invece al secondo turno la corsa di Stefano Travaglia, che esce pero’ a testa alta dopo cinque set (3-6 6-3 3-6 6-4 6-3) contro Nikolaz Basilashvili, numero 20 Atp. Qualche rimpianto c’e’ visto che l’azzurro era riuscito a recuperare il break nel quarto parziale, poi pero’, alla distanza, il calo fisico ha fatto la differenza. “Peccato perche’ c’e’ mancato davvero poco – ammette Travaglia – Sono stato avanti due set a uno e nel quarto abbiamo avuto entrambi alti e bassi, si e’ alzato un vento molto forte e le condizioni sono totalmente cambiate”.
Domani tornano in campo, a caccia del terzo turno, Fabio Fognini contro Leonardo Mayer e Camila Giorgi opposta alla polacca Iga Swiatek.
Detto di Anderson, il tabellone maschile non ha riservato altri colpi di scena. Tre set sono bastati a Nadal e Federer per sbarazzarsi rispettivamente di Ebden e Evans, qualche difficolta’ in piu’ per Cilic (al quarto contro McDonald), bene il Next Gen russo Khachanov. Situazione simile fra le donne, dove esce di scena Kiki Bertens per mano della Pavlyuchenkova mentre viaggiano a vele spiegate le altre big in campo come Kerber, Wozniacki (al terzo turno se la vedra’ con la Sharapova), Stephens e Kvitova.
(ITALPRESS).