“Con l’ultima cretinata del mattino su Forza Italia, Luigi Di Maio si è definitivamente coperto di ridicolo. Il vicepremier tutto di un pezzo che annunciò da Vespa che l’indomani sarebbe andato in Procura per denunciare la manipolazione di un decreto avvenuta a palazzo Chigi salvo poi rimangiarsi tutto da praticante buffone qual è, il degno compare di quell’altro genio al governo che di nome fa Danilo Toninelli inventore di ‘minacce’ mai esistite e ovviamente mai denunciate, oggi ha fatto un altro numero da cabaret che più ridicolo non si può”.
Lo afferma Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. “La verità è semplice e dice, ad esempio, che il deputato-bandiera dei 5Stelle Matteo Dall’Osso ha abbandonato i grillini per approdare in Forza Italia perché stufo di stare in un gruppo di antidemocratici e ipocriti. A questo ovviamente si aggiunge l’inarrivabile incapacità e arroganza del Movimento connotata da un’anima autenticamente violenta (fare un giretto tra i commenti sul loro blog per averne contezza): sono tutti campi dove il bulletto Di Maio eccelle pur essendo insidiato da numerosi suoi compagni grillini. Stia attento Di Maio a non confondersi e a non cadere in un tranello: l’unica registrazione che potrebbe avere potrebbe riguardare qualcuno del suo Movimento che di recente ha fatto un ‘uso improprio’ della toilette della Camera”, conclude. (Italpress).