A Palermo per un assaggio di quello che sarà fra sei mesi. Da lunedì le nazionali italiane di sciabola sono in ritiro collegiale all’Istituto Gonzaga nel capoluogo siciliano che, dal 6 al 9 giugno 2019, ospiterà per la prima volta nella sua storia i campionati italiani Assoluti e Paralimpici.
Un evento che oggi ha vissuto il suo primo atto ufficiale col saluto agli atleti da parte delle autorità locali a Palazzo delle Aquile, nella Sala delle Lapidi che il sindaco Leoluca Orlando ha presentato come “il luogo più prestigioso della città. La storia di Palermo si legge nelle pagine dei libri ma anche attraverso le lapidi di queste pareti: 500 anni di storia che vanno da Carlo II di Spagna a Libero Grassi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, a voler ricordare il tributo pagato da questa città per liberarsi dalla mafia”.
Orlando, che ha ricevuto la bandiera della Federscherma, ha anche consegnato al presidente federale Giorgio Scarso la pergamena “Tessera preziosa del Mosaico Palermo” perché “questa città è un mosaico di tessere diverse che stanno fra loro in armonia”. L’evento di oggi è stato anche l’occasione per annunciare alcune delle iniziative che caratterizzeranno gli Assoluti, come i festeggiamenti per i 110 anni della Fis o il convegno sulla scherma come strumento di integrazione nel Mediterraneo. “Vogliamo valorizzare Palermo cercando di riportare la scherma agli allori dei tempi andati, sollecitando la risposta della città nei confronti della regina italiana degli sport olimpici – ha sottolineato Laura Santoro, presidente del Comitato organizzatore dei campionati – Da gennaio saremo operativissimi con l’augurio che questa città sia con un fioretto, una sciabola o una spada in mano per questa importantissima iniziativa”. Per gli atleti, da Aldo Montano ad Arianna Errigo, passando per Luca Curatoli, Enrico Berrè, Luigi Samele, Irene Vecchi, Rossella Gregorio e la salemitana Loreta Gulotta, l’occasione di toccare con mano l’entusiasmo della città, come accaduto stamane nell’incontro con gli alunni dell’istituto Saladino, una delle scuole coinvolte dal progetto “Fencing for Change”, promosso dall’Esercito Italiano.
“Questi atleti rappresentano valori come l’impegno, la dedizione, la voglia di vincere, ma spero si portino via da qui l’entusiasmo che ci sta accogliendo – le parole del ct Giovanni Sirovich, che per il ritiro palermitano che si chiuderà venerdì ha convocato 20 schermidori – È un allenamento vero, non una vacanza, e mi auguro che ci dia la carica in vista della stagione importante che dobbiamo affrontare”. “Portare gli Assoluti a Palermo è uno sforzo che la Fis fa e farà con tutto l’impegno immaginabile – è stata la chiosa del presidente federale Scarso – Palermo lo merita perché l’Italia non ha sacche di privilegio ma tutti devono avere la percezione di avere la stessa attenzione. E gli Assoluti rappresentano una grande occasione per far conoscere questa città straordinaria”.
E la decisione di portare le nazionali di sciabola nel capoluogo siciliano a sei mesi dai campionati va in questa direzione. “Sarebbe stato più comodo allenarsi a Roma, vicino casa, ma gli atleti hanno accettato di farlo qui e hanno potuto constatare quanto questa terra sia accogliente e importante per il nostro sport”, ha aggiunto il numero uno della scherma italiana. (Italpress).