mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Gli italiani chiedono per il Paese la transizione ecologica

In vista delle prossime elezioni, il 56% degli italiani si dichiara interessato a prendere in considerazione il voto ad un partito/lista che al primo posto del proprio programma mette la promozione della transizione ecologica e digitale.

Rispetto alle politiche dell’attuale Governo per contrastare i cambiamenti climatici ed avviare una svolta eco-digital, la maggioranza (62%) le valuta non sufficienti: l’area di insoddisfazione viene manifestata soprattutto dagli under 54, i residenti al nord e da coloro che politicamente si definiscono di destra o centro destra. Lo rivela il rapporto Italiani ed EcoDigital, promosso dalla Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, i cui dati sono stati divulgati al Phygital & Metaverse Meeting ‘Verso un’Italia EcoDigital.

Una rete civica di attivisti, imprese e istituzioni per la transizione ecologica e Digitale’ L’evento, che si è svolto a Roma presso lo Spazio Field-Palazzo Brancaccio a Roma, è stato organizzato su iniziativa della senatrice Loredana De Petris in collaborazione con Fondazione UniVerde, Teleambiente, Fondazione Homo Ex Machina e in partnership con Opera2030, Radio Radicale, Spazio Field-Palazzo Brancaccio, Uniconnect, SOS Terra Onlus, Spherae.

‘L’Italia deve vincere la sfida della modernità e ciò è tanto più imperativo in questo momento, quando la tentazione di fermarsi e restare in quel passato è di nuovo forte – ha detto De Petris -. È una sfida che si combatte su due terreni: la transizione ecologica e la digitalizzazione. Solo accelerando al massimo il passaggio alle energie rinnovabili potremo uscire da un modello antico che ha portato il Pianeta sull’orlo della distruzione e solo puntando sull’intreccio tra modernità digitale e completa riconversione ecologica potremo raggiungere questo obiettivo’.

Per Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde, ‘la transizione ecologica e digitale è ormai nella coscienza dei cittadini italiani e i dati del sondaggio dimostrano un grandissimo sostegno (oltre l’80%) verso questo cambiamento in positivo della società e dell’economia, oltre a una forte critica alle politiche dell’attuale Governo.

La rete EcoDigital deve stimolare l’aggregazione dei cittadini attivi, delle imprese, delle istituzioni. Tra le principali evidenze emerse dal rapporto, il candidato premier più credibile e affidabile per realizzare in Italia questa svolta è Giuseppe Conte: è dunque importante che lanci subito una forte iniziativa per creare uno spazio d’innovazione civico, ecologista, progressista e digitale’.

Per Giuseppe Conte, presidente M5S, ‘una visione integralmente ecologica significa abbracciare una rivoluzione dei processi produttivi, un nuovo modo di gestire le attività nel segno dell’economia circolare, oltre la logica del rifiuto ma verso il riciclo. Importante è l’approccio di come si vuole realizzare la transizione, la sua migliore forma è quella che parte dal basso, democratica, che raggiunge tutti. Significa nuovi stili di vita, nuovi atteggiamenti di consumo, nuove sensibilità a partire dai giovani’ rilanciando i temi dell’accesso libero alla rete Internet e del superamento del digital divide, della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, delle comunità energetiche e del Superbonus 110% che ha permesso il ‘risparmio di 5 milioni di Mwh all’anno, quanto consumano 1.700 famiglie all’anno’, ha sottolineato.

Sul tema della transizione verso i green jobs e della riconversione delle politiche industriali, è intervenuta la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Maria Cecilia Guerra: ‘La transizione deve essere giusta per evitare resistenze. Da questo punto di vista, il PNRR è lo strumento col quale il Paese si sta interrogando sul proprio futuro, sulle politiche di formazione e sulla programmazione delle politiche industriali. Serve la capacità di leggere gli stimoli che provengono da campi diversi per far sì che i territori siano i veri protagonisti del cambiamento’.

Nel corso dell’evento, trasmesso in diretta streaming sulle pagine Facebook di Fondazione UniVerde e Teleambiente e sul sito di Radio Radicale, è stata rilanciata, nello spazio reale e virtuale del Metaverso, la call in action della rete EcoDigital rivolta ad attivisti, imprenditori innovativi e amministratori locali chiamati a condividere le best practice per il cambiamento positivo della società. Un’occasione di confronto e di scambio per la realizzazione di progetti e azioni concrete.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, affinché la trasformazione ecologica e digitale della società e dell’economia possa avvenire secondo i principi di giustizia sociale e climatica, al meeting è stata presentata la piattaforma della rete EcoDigital che si pone come anello di congiunzione tra istituzioni, imprese e giovani:
www.ecodigital.it Rossella Muroni (vicepresidente VIII Commissione, Camera dei Deputati) in un messaggio video ha sottolineato: ‘La transizione ecologica è una grande sfida all’innovazione che deve poter contare su una grande alleanza e fare spazio alle nuove generazioni. Una sfida ambientale e sociale oltre che grande occasione per ambire a un ruolo leader dell’Italia in Europa’.

Francesco Boccia (Componente VI Commissione, Camera dei Deputati) ha ricordato che ‘la svolta si è avuta con il Governo Conte II che ha inserito la transizione ecologica e digitale tra i pilastri del Pnrr, con l’idea di superare le diseguaglianze acuite per effetto della pandemia e trasformare il Paese. Bisogna partire dalle aree interne e di montagna, dal Mezzogiorno, dalle aree meno sviluppate perseguendo una visione moderna di attuazione del digitale verso la trasparenza e la garanzia dei diritti universali’.

Francesco Paolo Russo (Direttore Associazione Giovani Innovatori), ha aggiunto: ‘Orgogliosi di essere presenti a testimonianza dei giovani innovatori e della giovane impresa italiana fondata inseguendo un sogno e una grande visione: immaginare un mondo dove ogni luce possa trasmettere e ricevere dati, è questa la LiFi Revolution. Il LiFi è una tecnologia che consente la trasmissione di dati e informazioni in modalità wireless via luce LED, una soluzione veloce, sicura e sostenibile per la connettività di nuova generazione che vede l’Italia tra i protagonisti nel mondo’.

Un messaggio condiviso anche da Leonardo Ruggeri Masini (presidente Associazione Liberamente) ricordando che i giovani nativi eco-digitali, con le loro competenze e il loro potenziale, possono e devono fare la differenza per un’Italia più giusta proiettata nel futuro.

Antonio Noto (Direttore di Noto Sondaggi) ha presentato i dati del rapporto Italiani ed EcoDigital che ha testato il sentimento degli italiani in relazione ai temi della transizione ecologica e digitale. Sulla necessità di accelerare il passaggio ad un’economia verde e circolare, climaticamente neutra e digitale, gli intervistati si dividono più o meno a metà. Se il 41% lo definisce un obiettivo prioritario per migliorare la sostenibilità e la competitività del sistema produttivo del Paese, il 45% ritiene che al momento siano altre le priorità da affrontare in Italia. È prevalente tra i giovani (18-34enni) il target più reattivo in positivo all’argomento mentre con riferimento all’autocollocazione politica, si evidenzia la tendenza a considerare prioritaria la transizione EcoDigital tra quanti si definiscono di sinistra o centro sinistra (41%).

Sul fronte politico opposto, il 45% ritiene altre le priorità da affrontare oggi in Italia. Per contrastare il cambiamento climatico il campione si dichiara disponibile a ridurre in maniera permanente i propri consumi alimentari (83%), energetici (79%) e per gli spostamenti (73%). Maggiore disponibilità al cambiamento viene espressa dagli over 54 e tra chi si autocolloca politicamente a sinistra.

Per le associazioni ambientaliste, al meeting sono intervenuti Stefano Ciafani (presidente Legambiente), Maria Grazia Midulla (responsabile Clima e Energia Wwf Italia), Giuseppe Onufrio (Direttore Greenpeace Italia) che hanno sottolineato l’urgenza di mettere in campo azioni incisive e decisive in materia climatica ed energetica, per la tutela della biodiversità, la difesa del suolo, lo sviluppo sostenibile, l’economia circolare.  (ITALPRESS)

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