Il Garante per le persone con disabilità farà da collettore, potrà fare ispezioni e potrà interloquire con gli enti in caso di discriminazioni. Questo il contenuto del progetto finalizzato a rendere operativa la figura del Garante a tutela dei disabili.
“Avrà poteri reali. Ma di questo parlerò dopo che sarà stato fatto il passaggio in Consiglio dei ministri”. Così Erika Stefani, prima ministra per le Disabilità, annunciando il progetto sul Garante delle disabilità. Fa anche chiarezza sulle iniziative e i fondi, innanzitutto sulle scuole: “Col Pnrr abbiamo un’occasione. Ci sono 4 miliardi per la sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica” e ci saranno controlli “sulle attuazioni dei progetti sotto il profilo del rispetto dell’accessibilità”.
E aggiunge: “Ci sono somme che sono state già stanziate. Innanzitutto, il fondo per l’attuazione della Legge delega sulla disabilità di 300 milioni di euro. Poi 1 miliardo e 400 milioni per le persone vulnerabili e non autosufficienti, di cui 500 milioni per soluzioni alloggiative, attivate dai Comuni, che permettano una vita più autonoma.
Due miliardi e 800 milioni per progetti nelle città per ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale. Altri 300 milioni sono previsti per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi”. Insomma, i fondi ci sono “e abbiamo un grimaldello che si chiama Pnrr: questi strumenti hanno tempi certi, se non li attui perdi i soldi”.