Nell’attesa sfida fra le due giovani stelle del circuito internazionale, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, sotto gli occhi dei grandi della storia del tennis, accorsi a Londra per i cento anni del campo centrale di Wimbledon, il ventenne di San Candido, numero 13 del mondo, ha piegato il diciannovenne di Murcia, numero 7 del ranking Atp, col punteggio di 6-1 6-4 6-7 (8) 6-3. Primo set senza storia: 6-1 in 31 minuti per l’azzurro, con due break. Seconda frazione un po’ più combattuta ma con l’altoatesino sempre avanti nel punteggio: 6-4 per Sinner in 50 minuti, con un solo break. Terzo set senza break, risolto dopo un’ora e un quarto di gioco, con un tie-break al cardiopalma, nel quale lo spagnolo è andato avanti 6-3 ma ha fallito 3 set point. L’italiano ha sciupato poi due match ball: il primo sul 7-6 (con servizio a favore), il secondo sull’8-7 (con Alcaraz alla battuta). Lo spagnolo ha poi vinto tre punti di fila, prolungando la partita.
Nella quarta frazione l’azzurro è tornato padrone del match, vincendo per 6-3 in un’ora esatta, con un solo break. Sul 5-2, con lo spagnolo al servizio, l’italiano ha fallito altri 3 match ball. Sinner, durante tutto il match, non ha mai perso il servizio e ha concesso in tutto sette palle break all’avversario, delle quali sei nel quarto set. L’azzurro è stato quasi “impeccabile” e quanto mai incisivo, soprattutto in risposta. “Carlos è un avversario molto difficile e una persona speciale. È stato bellissimo vincere un match del genere, davanti a questo pubblico e in un giorno speciale come i 100 anni del centrale di Wimbledon. Sono molto contento per come ho giocato e per come ho reagito mentalmente all’inizio del quarto set. Non mi aspettavo di andare così bene sull’erba. Ora vediamo come continua il torneo”, ha detto Sinner a fine partita. Ai quarti di finale l’altoatesino, che prima di questo torneo non aveva mai vinto un match del circuito internazionale sull’erba, affronterà il vincente della sfida fra il serbo Novak Djokovic, favorito numero uno del tabellone, e la wild card olandese Tim van Rijthoven.