Ai Mondiali di Budapest, Thomas Ceccon si prende la semifinale dei 50 dorso stabilendo l’ennesimo primato italiano. “Un record in una gara che non è la mia. Già nella distanza doppia ero passato a 25″1 e quindi sapevo di valere questo tempo”, spiega l’azzurro, che ha conquistato le prime medaglie individuali nell’autunno scorso, in vasca corta tra Europei di Kazan (argento nei 200 misti e bronzo nei 50 farfalla) e Mondiali di Abu Dhabi (bronzo nei 100 misti).
“Non vedo tanta gente forte e si può provare una medaglia. Ho rivisto 20, 30 volte la gara del titolo mondiale e sono consapevole che si può sempre migliorare, soprattutto in partenza e all’arrivo. Sto facendo un campionato mondiale oltre le aspettative, non ho ancora finito: mi manca la staffetta di domani e l’eventuale finale dei 50. Non mi ha cambiato questa vittoria, magari quando arriverò a casa sentirò un po’ più di calore: voglio rimanere lo stesso di sempre. Finirò le gare con i baffi”, aggiunge Ceccon.
Nelle altre gare preliminari della mattina, da segnalare il settimo crono di Gregorio Paltrinieri nei 1.500 stile libero. L’emiliano (Coopernuoto – Fiamme Oro) si è qualificato per la finale con il tempo di 14’54″56. All’atto conclusivo anche la staffetta azzurra 4×100 stile libero mista. Italia qualificata alla finale con il quinto crono, in 3’26″00 (Leonardo Deplano 48″92, Alessandro Miressi 48″13, Silvia Di Pietro 54″62, Chiara Tarantino 54″30).
A ruota, nei 50 rana donne, Benedetta Pilato (Circolo Canottieri Aniene) è approdata alle semifinali. La diciassettenne tarantina, oro in questi Mondiali nei 100 rana, controlla e chiude in 29″80 (secondo tempo) a cinque decimi dal suo best e tre centesimi dietro la rookie sudafricana Lara Van Niekerk, primo crono in 29″77 e record continentale. In semifinale anche Silvia Di Pietro (25″33), nei 50 stile libero femminili, qualificata col 15° tempo, e Michele Lamberti (25″16) nei 50 dorso maschili, qualificato anche lui col 15° tempo.