In testa alla classifica nera per l’abbandono dei cani c’è la Sicilia, seguita rispettivamente da Campania, Calabria e Sardegna, mentre per quanto riguarda i gatti, questo fenomeno avviene maggiormente in Puglia, Piemonte e Lazio, seguite da Sicilia e Calabria. Questi alcuni dati forniti dagli animalisti italiani scesi in Piazza del Popolo a Roma, per sensibilizzare sulla piaga dell’abbandono degli animali con il lancio della campagna “(R)estate con loro”. Un fenomeno che, infatti, si riacutizza in prossimità delle ferie estive. 9 gatti e 5 cani vengono abbandonati ogni ora, mantenendo una media impressionante di un abbandono ogni 4 minuti e mezzo.
“Con il Covid c’è stato un aumento di adozioni di cani presi nei canili ma il motivo non è stato per amore, ma come pretesto per poter uscire – spiega a TeleAmbiente Walter Caporale, presidente Animalisti Italiani – Dopo il Covid il cane non serve più, è un giocattolo, e si abbandona. I dati sono di nuovo preoccupanti come anni fa: circa 130mila abbandonati, specie gatti. Per questo motivo consegneremo in autunno le firme al governo Draghi per approvare anche in Italia la legge che prevede l’arresto per chi abbandona, maltratta un animale”.
“Non è possibile – evidenzia – che nel nostro Paese oggi, chi viene denunciato o condannato per l’abbandono di animali, paga una multa da 1000 a 1500 euro come se avesse parcheggiato in doppia fila”. E aggiunge: “Noi diciamo sempre di non prendere animali se non siete realmente convinti di portare a casa un essere vivente”.
“È il nostro cuore e la nostra coscienza che ci porta a farlo, se possiamo essere utili per dare un messaggio lo facciamo. Abbiamo sempre vissuto con gli animali e sappiamo bene quanto sia bello e importante”, commenta a TeleAmbiente la sua partecipazione alla campagna Carmen Russo, insieme a Enzo Paolo Turchi che aggiunge: “L’estate si avvicina e diventa un problema per gli animali e per chi ama gli animali. E poi attenzione: se abbandonate un cane può darsi che vi roviniate la vacanza. Sicuro pioverà, la notte non si dorme per i rimorsi, i sensi di colpa”. E Carmen Russo conclude: “Anche perché chi abbandona prima o poi verrà abbandonato”.
L’abbandono degli animali cosiddetti “da compagnia”, oltre ad essere un gesto incivile è un reato perseguito, in Italia, ai sensi dell’art.727 del Codice penale con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Tale azione rappresenta una delle cause della diffusione del randagismo. Nel nostro Paese, ogni anno, vengono abbandonati circa 130.000 animali domestici, di cui 80.000 gatti e 50.000 cani che vanno a incrementare il numero di randagi, pari a 900.000. Nel 2021, secondo i dati Asaps, si è registrato un incremento degli incidenti stradali: 213 casi gravi contro 157 nel 2020 e 164 nel 2019. La maggior parte è avvenuta di giorno e le regioni che ne registrano di più sono la Toscana, il Lazio e la Lombardia. Animalisti Italiani continua la raccolta firme per richiedere condanne più severe per chi abbandona e/o maltratta gli animali.
Fonte foto: sito animalisti.it