Da giorni sono in attesa di potere sbarcare i 474 stranieri tratti in salvo in più interventi dall’equipaggio della Sea Eye 4, che si trova a circa 20 miglia da Pozzallo. Altri 112 migranti sono a bordo della Aita Mari, sempre al largo delle coste ragusane e in 261 si trovano sulla Sea Watch 4, al largo di Lampedusa. “Nessuno deve essere lasciato morire in mare”, sottolinea in una nota Sos Mediterranee, che nasceva in Francia il 20 giugno 2015, esattamente sette anni fa. “I naufraghi che noi soccorriamo sulla Ocean Viking spesso hanno preso il mare scappando da Paesi in cui non vengono rispettati i più basilari diritti umani – prosegue la nota -. La maggior parte di loro porta sul corpo i segni di torture e violenze. Senza contare le ferite psicologiche, le più dure a guarire”. “In questi 7 anni insieme – si legge sempre nella nota – abbiamo soccorso 35.630 persone: 5.309 donne, 8.438 minori, 543 bimbi sotto i 5 anni. La Ocean Viking in queste ore sta navigando verso il Mediterraneo centrale: la situazione è in peggioramento e dobbiamo essere pronti a soccorrere più persone possibili”.