Berrettini vince il torneo di Stoccarda battendo Andy Murray, che dopo aver sconfitto in semifinale l’australiano Nick Kyrgios, ha giocato alla pari con l’azzurro pagando a livello fisico (problemi agli addominali) i suoi 35 anni nel terzo e decisivo set. Sono servite oltre due ore e mezzo di gioco prima di vedere l’azzurro trionfare sul campo in erba di Stoccarda dopo il rientro dall’infortunio alla mano.
Berrettini poteva chiuderla già al secondo set con due break point annullati da Murray che sull’onda dell’entusiasmo e dell’esperienza, si porta sul 6-5 e ruba il servizio decisivo a Matteo conquistando il set per 7-5.
Serve il terzo set. Che il romano comincia alla perfezione, conquistando subito il break che indirizza la sfida: i problemi muscolari di Sir Andy si fanno sempre più seri e dopo 2h25′ lo scozzese appare a un passo dal forfait, ma decide di non mollare e, seppur acciaccato, continua a sfornare colpi di classe. Berrettini arriva al primo match point sul 3-5, negato da un rovescio di altissimo livello dello scozzese.
La seconda occasione però non sfugge e Berrettini, che conquista a Stoccarda il suo sesto titolo Atp, il terzo sull’erba. “È incredibile – ammette a fine gara -. È l’ultima cosa che avrei immaginato venendo qui. La prima operazione della mia vita, tornare in queste condizioni…Non ho giocato il mio miglior tennis, tre anni fa qui giocai una delle settimane più belle, ma mi sono sentito via meglio: è stato bello”.
È stato davvero dura oggi, Murray ha avuto le chance, servendo bene, di forzare – ha aggiunto il tennista romano -. Sono rimasto lì, complimenti ad Andy per il torneo, non è il modo migliore di finire, era chiaro alla fine che era infortunato e mi dispiace molto. Per me è stato un onore giocare con lui”.