Parlare ai giovani di legalità, in un contesto giocoso e non “ingessato”, è stato questo l’intento del Centro Studi “Paolo Giaccone” che ha organizzato al Pala Don Bosco di via San Domenico Savio 4, a Palermo, una manifestazione calcistica prevedendo, al contempo, interventi sul tema dell’inclusione e della legalità.
“Siamo particolarmente contenti – ha spiegato il segretario del Centro, Riccardo Maiorca – dell’entusiasmo messo dai ragazzi sia nella fase di gioco quanto nella fase di ascolto degli interventi;
due momenti in cui il primo ha completato l’altro ed ha fornito un quadro d’insieme assai significativo”.
Il presidente del COA di Palermo, Antonello Armetta, ha salutato i presenti parlando dell’importanza delle regole in ogni contesto e del loro rispetto in ogni situazione; Roberta Autolitano, membro della Sartoria Sociale – realtà del terzo settore che opera dentro un bene confiscato alla mafia -, ha parlato di inclusione sociale e di misure attive di contrasto all’aridità sociale e lavorativa, terreno fertile della mentalità mafiosa; Angelo Cuva ha affrontato, nella sua veste di presidente della Camera Avvocati Tributaristi di Palermo, il tema della legalità fiscale, collegando gli spunti precedentemente indicati, in quanto tutti parte di uno stesso principio generale della “legalità”, perno del vivere civile.
“Il nostro sentito ringraziamento – ha aggiunto Riccardo Maiorca – a tutti i partecipanti e a chi è intervenuto, senza dimenticare l’Accademia Calcio Merlo “Notarbartolo” e l’Asd Villaurea, che hanno creduto in questa iniziativa ed hanno popolato la struttura con i loro giovani allievi, l’amministrazione del Pala Don Bosco per l’ospitalità, gli arbitri della federazione ASC, che hanno vestito le maglie del Centro Studi con gioia e professionalità e Marianna Caronia, per il supporto fornito, nella duplice veste di rappresentante dell’amministrazione e cittadina attenta al tema”.
“Il periodo estivo – ha concluso il segretario – per i Palermitani, ma non solo, è dolce-amaro, perché è tempo di commemorazioni dolorose, ma noi del Centro Studi “Paolo Giaccone” abbiamo voluto fare la scelta di inserire un’iniziativa così gioiosa in quel tremendo arco di tempo di 57 giorni che lega due eventi drammatici che hanno segnato la storia di Palermo e del Paese intero, seppur non siano stati, purtroppo, né i primi, né gli ultimi. Speriamo di poter replicare iniziative come queste, unendo la serietà di una riflessione sui temi della legalità con un’autentica riflessione sociale e la gioia di un’educazione sincera ed inclusiva”. (Italpress)