L’Italia è il primo Paese di destinazione dei giovani europei che hanno aderito al Corpo Europeo di Solidarietà, a partire da dicembre 2016. Dei 30.000 mila giovani che hanno partecipato ai progetti, 2.983 sono stati accolti in Italia principalmente per volontariato, ma anche per tirocini e lavoro.
Intanto, la Commissione Europea ha pubblicato l’Invito a presentare proposte per il 2020 nell’ambito di questo nuovo programma europeo: con un budget complessivo di 117 milioni di euro sarà possibile sostenere attività di solidarietà e offrire ai giovani opportunità per dare supporto alle comunità in una vasta gamma di settori, acquisendo nuove esperienze e competenze per la propria crescita personale e professionale.
Sugli oltre 175.000 giovani registrati nel database del Corpo Europeo di Solidarietà, sono 20.111 gli Italiani, al terzo posto per numero dopo Turchia e Spagna. Organizzazioni e enti pubblici o privati attivi nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, ma anche gruppi informali di giovani, potranno presentare proposte e richiedere finanziamenti secondo un calendario con 3 scadenze: 5 febbraio, 30 aprile e 1 ottobre fissate alle ore 12 di Bruxelles.
Cosa realizzano in concreto i progetti nell’ambito di Corpo europeo di solidarietà? La domanda trova ora risposta in una fonte consultabile on line che racconta i progetti finanziati a partire dal 2018. Accanto ai dati di sintesi prodotti dalla Commissione Europea, in merito ai partecipanti, le loro destinazioni, i settori di interesse, che vengono mensilmente diffusi in factsheets scaricabili, la piattaforma consente di visionare direttamente i progetti approvati dalle Agenzie nazionali in Europa.
Una vera miniera di ispirazione, oltre che uno strumento di trasparenza. Il database contiene al momento più di 2mila progetti, in corso di svolgimento o già conclusi; per ognuno di essi sono disponibili, oltre alle informazioni anagrafiche, la descrizione delle attività e dei temi affrontati, l’importo finanziato, i riferimenti del soggetto capofila, l’impatto ottenuto. “Il programma European Solidarity Corps è una grande scommessa che stiamo vincendo grazie alla risposta di tanti giovani che già in un solo anno di vita hanno aderito, a dimostrazione del fatto che sono fortemente interessati ad accettare nuove sfide, attivamente impegnati a costruire società più coese e pronti a sostenere le comunità in difficoltà. In un mondo in continua trasformazione avere strumenti come questi prepara i ragazzi ad affrontare sfide presenti e future”, ha commentato Domenico De Maio, direttore generale ANG. (Italpress)