BARI (ITALPRESS) – "Ricollocare al centro delle politiche economiche le filiere produttive è la nostra priorità". Queste le parole del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, intervenuto questa mattina al Politecnico di Bari nel corso della I Conferenza Nazionale sull'Agricoltura di Precisione, promossa da Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, Politecnico di Bari e Università degli Studi di Bari Aldo Moro. "Una rinnovata dinamica di sviluppo del settore primario che rafforzi le prospettive di collaborazione lungo le catene del valore – ha proseguito il ministro – è l'elemento necessario per la crescita dei livelli di benessere del Paese oltre che di sicurezza degli approvvigionamenti. A questo proposito alcune considerazioni inducono a ritenere che nell'attuale congiuntura macroeconomica e geopolitica vi siano spazi perché il settore agricolo possa tornare a ricoprire un ruolo chiave nell'economia del paese, invertendo una tendenza negativa acuita dalle crisi degli ultimi 15 anni". "Dai primi anni 2000 – ha aggiunto Giorgetti – abbiamo assistito a un rallentamento dello sviluppo della struttura imprenditoriale agricola, anche a seguito di una serie di fattori concorrenti: l'incremento della popolazione in vaste aree del pianeta a fronte di una riduzione delle superfici coltivabili, l'intensificarsi della concorrenza internazionale e, non da ultimi, gli effetti della limitata dimensione delle imprese agricole. In questo contesto si inseriscono oggi i profondi cambiamenti che investono il sistema produttivo, quali la pandemia prima e la crisi bellica poi, che sta incidendo drammaticamente sui costi dell'energia e sulla catena degli approvvigionamenti agricoli, con potenziali effetti dirompenti per molti Paesi, specialmente per i più poveri". "In ragione dell'accorciamento delle filiere globali e degli effetti del conflitto sugli approvvigionamenti agricoli", ha concluso, "possono tuttavia crearsi le condizioni per la diversificazione dei canali di distribuzione e di approvvigionamento, anche sulla scorta di quanto sta avvenendo nel settore energetico. Questa è una tendenza destinata a rafforzarsi in ragione della collocazione dell'Italia nella direttrice strategica che collega l'Europa a enormi mercati emergenti, come l'Africa". (ITALPRESS). – foto xa2 – xa2/fag/red 10-Giu-22 14:50