Il progetto “Legalità e Merito” ha coinvolto una task force di studentesse e studenti e ambasciatori della legalità, che hanno seguito ragazze e ragazzi di 18 Istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio nazionale, tra cui 5 Istituti Penali Minorili (Bologna, Caltanissetta, Quartucciu e Torino) e, per la prima volta, anche 3 Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (Roma, Trieste e Palermo), che hanno lavorato nei mesi scorsi per la promozione e diffusione della cultura della legalità nelle sue diverse declinazioni. La cerimonia di premiazione della V edizione del progetto si è svolta presso l’aula magna dell’Università Luiss ‘Guido Carli’, premiando le migliori iniziative dei partecipanti.
“Il successo delle precedenti edizioni – ha detto il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, in un messaggio inviato all’iniziativa – è stato confermato ed ampliato in questi anni dal numero dei destinatari. La promozione della cultura della legalità è un arricchimento e una esperienza indimenticabile”, ha poi aggiunto.
Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, collegato da remoto, ha sottolineato: “questo progetto è un’avventura che abbiamo condiviso fin dall’inizio. Il tema della legalità è un tema che deve essere vissuto: legalità come bisogno di partecipare in maniera responsabile e attiva alla vita collettiva. Questo programma è un intervento di grande valore educativo in un momento in cui il Paese si sta riprendendo dalla pandemia ma anche da altri problemi, sicuramente legati alla mancanza della legalità e della cultura della legalità, in un Paese che non sempre ha premiato il merito”.
La ministra dell’Università e Ricerca, Maria Cristina Messa, collegata da remoto, ha evidenziato che “una cultura della legalità e del merito riguarda ciascuno di noi. Il Ministero e il Parlamento hanno diversi progetti che premia l’originalità dei giovani nell’ambito della legalità. Diffondere e rendere protagonisti i nostri giovani su queste tematiche è molto importante. L’iniziativa della Luiss è una delle iniziative in questo campo sicuramente più forte. Scuola e Università in progetti come questi possono essere collegate in maniera davvero positiva”.
Davide Ermini, vicepresidente del Csm, ha affermato che “la legalità è cultura del primato delle regole. Educare alla legalità significa promuovere l’etica della responsabilità. Siamo nel trentennale delle stragi di Capaci e via d’Amelio. Falcone e Borsellino ci hanno insegnato che le mafie possono essere sconfitte, ma ci hanno anche insegnato che l’azione repressiva e giudiziaria condotta dallo Stato non è da solo sufficiente se accanto non vi è una forte spinta culturale ed educativa che informi le coscienze al senso della legalità. La criminalità e il malaffare – ha aggiunto – temono la scuola più del carcere, perché l’istruzione, la cultura, la formazione, l’educazione, tagliano l’erba sotto i loro piedi”. Per Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia, “legalità e merito sono una questione nazionale dalle quali dipendono le sorti di una comunità. E senza legalità e merito non riusciremo neanche a sfruttare le risorse del Pnrr e ridurre il divario sociale nel nostro Paese”.
Giuseppe Busia, presidente Anac, ha detto “che il modo migliore di prevenire è sviluppare una cultura della legalità”, plaudendo all’iniziativa promossa dalla Luiss. Pietro Berardi, amministratore delegato AS Roma, ha dichiarato che “anche nel mondo del calcio la legalità e il merito sono temi importanti, come importanti sono il rispetto delle regole e delle procedure”. Sul merito, rivolgendosi ai ragazzi, ha poi aggiunto: “Non cercate la scorciatoie, se uno è bravo e s’impegna il risultato arriva”.
Alla cerimonia hanno preso parte alcuni ragazzi, ‘student ambassador’ che hanno partecipato al progetto, portando le loro testimonianze. Paola Severino si è detta orgogliosa di loro “per il loro impegno, e l’impegno che danno a tanti altri ragazzi che si sono persi per strada. Il nostro obiettivo – ha concluso – è recuperare proprio questi ragazzi a rimettersi in gioco”. L’iniziativa è stata sviluppata in collaborazione con il ministero della Giustizia, il ministero dell’Istruzione, il ministero dell’Università e della Ricerca, il Consiglio superiore della magistratura, la direzione nazionale Antimafia e Antiterrorismo e l’Autorità nazionale anticorruzione. Main partner del progetto è Lottomatica che assegnerà 2 borse di studio, in aggiunta alle 22 della Luiss, a coloro che risulteranno ammessi alla frequenza di un corso di laurea triennale o magistrale a ciclo unico della Luiss a partire dall’anno accademico 2022-2023.
Fonte foto: Alessia Mastropietro – Imagoeconomica