Un robot umanoide di nome Frida è stato presentato in ambiente clinico presso l’ospedale UKC di Maribor in quello che il capo del progetto HosmartAI Vojko Flis afferma essere il primo al mondo: “i robot stanno già aiutando negli ospedali, ha affermato, ma nessuno li nota perché sembrano normali dispositivi ospedalieri”. Questa è la prima volta al mondo che un robot umanoide viene testato in un ambiente ospedaliero, ha affermato Flis ripreso dall’Agenzia STA, aggiungendo che Frida non era in alcun modo destinata a sostituire il personale medico, ma ad assisterlo. Frida è qualificata per svolgere attività di routine come misurare la temperatura e la pressione sanguigna, monitorare i segni vitali del paziente e riferire a un medico o un’infermiera. Lavorerà principalmente in due sezioni del reparto chirurgico: chirurgia toracica e chirurgia addominale e generale.
“È molto importante che questo robot possa sintetizzare e raccogliere diversi dati medici che sono stati finora incompatibili. Presenterà tutti questi dati al personale medico durante i turni e così farà risparmiare loro tempo, che potranno dedicare al paziente”, ha dichiarato Flis. Finora, i computer hanno impegnato il personale medico, mentre negli ospedali intelligenti l’intelligenza artificiale consentirà al personale di dedicare più tempo ai pazienti. Frida comunicherà con i pazienti in sloveno e salverà i dati raccolti. Potrà anche mostrare alcuni esercizi di respirazione ai pazienti stessi e aiutarli ad accedere alle informazioni online o a comunicare con i parenti a casa, il che è particolarmente importante per i pazienti più anziani. Frida dovrebbe essere testata su pazienti reali in autunno: “Frida sta ancora imparando. Per motivi di sicurezza ha sempre qualcuno alle sue spalle che osserva quello che sta facendo. Quando imparerà abbastanza, sarà possibile avviare un altro progetto pilota:
lavorare in un ambiente controllato con i pazienti”, ha detto Flis.
Il robot è stato prodotto in Francia, ma la sua intelligenza artificiale è stata progettata presso la Facoltà di Ingegneria Elettrica e Informatica di Maribor. “Stiamo lavorando sulla comunicazione e sull’autonomia”, ha affermato Izidor Mlakar della facoltà: “nella prima fase in ambito clinico, il robot viene a conoscenza dell’ambiente e il personale si sta abituando al robot.
Prevediamo che alla fine di settembre inizi la prima fase dei test, iniziando in una stanza d’ospedale con quattro pazienti”.
Nel progetto è coinvolto anche il Dipartimento di Psicologia della Facoltà di Lettere di Maribor, che ne studia il processo dal punto di vista psicologico. Il progetto HosmartAI è stimato in circa 10 milioni di euro, di cui 900.000 coperti dall’ospedale UKC Maribor e dalla Maribor University. In futuro, Frida avrà un partner chiamato Smiljan. (Italpress)