Circa 3.200 case in legno costruite nel solo 2018, pari al 7,1% delle abitazioni, cui vanno aggiunti gli edifici non residenziali con un fatturato delle imprese costruttrici di oltre 720 milioni di euro, e una crescita del 5% sul 2017. Sono alcuni dati del IV “Rapporto Case ed Edifici in Legno” presentato da FederlegnoArredo in occasione del “I Forum italiano del Legno” organizzato da FederlegnoArredo a Riva del Garda.
Il Trentino-Alto Adige si conferma capofila con il 21% del totale, seguito a pari merito da Lombardia e Veneto. Le tre regioni complessivamente coprono oltre il 50% in termini di numero di nuove abitazioni realizzate, spesso di edilizia residenziale privata unifamiliare o pocopiù, anche se iniziano a esserci sempre più frequenti casi di edifici a più piani realizzati in legno grazie alle nuove tecniche costruttive con i pannelli a tavole incrociate X-Lam.
Nel centro Italia spicca il risultato delle Marche, che si sta dimostrando una regione sensibile alle tematiche di sostenibilità, sicurezza abitativa e risparmio energetico risultando la quarta produttrice nel panorama del comparto del legno strutturale.
Per le esportazioni, segmento che vale circa 50 milioni di euro, si è registrato un incremento del 28% sull’anno precedente. Molte delle imprese hanno aumentato le esportazioni di edifici in legno destinando oltre il 10% della produzione Oltralpe.
Svizzera, Germania, Croazia, sono le destinazioni principali, cui si aggiungono Mozambico e Algeria. Numeri che vanno in controtendenza rispetto a un settore dell’edilizia, ancora in sofferenza, a conferma dell’interesse crescente di committenti privati e pubblici per questa tipologia di costruzioni.
Ad attrarre sono i vantaggi che gli edifici in legno sono capaci di garantire, come sottolinea l’esperienza ultradecennale di CasaClima di Bolzano che ha introdotto in Italia il concetto di edilizia a basso impatto ambientale: ridotti tempi di costruzione, riduzione al minimo dei consumi energetici dell’abitazione fino ad annullarli con gli edifici a standard passivo, rispettano i principi della sostenibilità, sono competitivi in termini di costi di costruzione e, grazie alla prefabbricazione spinta, rispettano quasi sempre il preventivo di costo all’atto della progettazione ad edificio completato, oltre a essere sicuri dal punto di vista sismico e contro gli incendi.
Un comparto dinamico, come dimostrano gli oltre 400 partecipanti al Forum di Riva del Garda, che con la presenza di relatori di livello nazionale e internazionale ha di fatto definito e analizzato le potenzialita’ del materiale dal punto di vista architettonico e ingegneristico, valorizzando contestualmente l’importanza dell’economia circolare in tutti gli step produttivi della filiera.
Il IV “Rapporto case ed edifici in legno” è basato sull’elaborazione dei dati forniti dai principali protagonisti del settore ed evidenzia una progressiva crescita del comparto industriale rappresentato da Assolegno, l’associazione che fa capo a FederlegnoArredo e che promuove il corretto uso di questo materiale quale elemento strutturale nel campo edile. Per il suo presidente, Marco Vidoni, “l’edilizia in legno ha molti vantaggi a suo favore, sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni con ampliamenti o sopraelevazioni. Grazie alle caratteristiche tecniche del legno, tra cui leggerezza unita ad elevatissima resistenza strutturale, resistenza agli incendi e ai terremoti, la costruzione in legno e’ una concreta alternativa ad uno tradizionale, capace di offrire maggior confort abitativo e consumi energetici decisamente ridotti”.
“Dal Forum di Riva del Garda esce una maggiore conoscenza delle potenzialità del legno in edilizia – afferma il presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini – in quanto l’Italia vanta uno dei maggiori patrimoni silvicoli in Europa, che viene solo parzialmente utilizzato. Il maggiore utilizzo del legno in edilizia facilita l’economia circolare, abbattendo i costi energetici e l’impatto ambientale per la sua costruzione. Inoltre, la materia legno è un volano per l’intera economia, oltre che per la manutenzione del territorio e delle foreste, a vantaggio della qualita’ dell’ambiente nel suo complesso”. (Italpress)