Secondo l’Inps nei primi due mesi del 2022 le assunzioni da parte dei privati sono cresciute del +101% per il tempo indeterminato e del +47% per quello determinato, passando da 863.000 contratti dello stesso periodo del 2021 a 1.208.000. Ciononostante, anche per le cessazioni si rileva un aumento per le due tipologie contrattuali, con andamento analogo alle assunzioni. L’incremento ha interessato tutte le tipologie contrattuali: assunzioni intermittenti +64%, stagionali +45%, contratti a tempo indeterminato e in apprendistato +44%, contratti di somministrazione +37% e a tempo determinato +35%. Questo andamento riflette la dinamica della pandemia da Covid-19, particolarmente significativa nei primi mesi del 2021.
Le trasformazioni da tempo determinato nei mesi di gennaio-febbraio del 2022 sono state 135.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+64%). Anche per le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo si registra una dinamica positiva (21.000, +14% rispetto all’anno precedente).
Le cessazioni nel complesso sono state 943.000, in aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+46%). Anche in questo caso si riscontra una crescita per tutte le tipologie contrattuali. A febbraio 2022 si registra un saldo pari a 735.000 posizioni di lavoro. In particolare, per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari a 156.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione complessiva è pari a 579.000 unità, con un ruolo rilevante dei rapporti a termine. Confrontando la situazione di febbraio 2022 con quella di febbraio 2020 (mese in cui la pandemia non aveva ancora manifestato i suoi effetti) si registra un saldo positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+382.000). Anche per l’insieme delle altre tipologie contrattuali a livello biennale il saldo risulta pienamente positivo (+321.000) grazie all’ampio recupero delle perdite che erano state registrate nel 2020.
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) nei primi due mesi del 2022 si attesta intorno alle 13.000 unità (in aumento dell’13% rispetto allo stesso periodo del 2021); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 241 euro.
Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), nello stesso periodo del 2022 essi risultano circa 12.000, in diminuzione del 52% rispetto al 2021, l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 174 euro.