Il concetto che ognuno di noi è parte di un tutto secondo il detto latino “pars pro toto” è l’emblema della centralità della persona e del rispetto della dignità sociale, economica ed ambientale. L’umanesimo integrale di Maritain nella sintesi tra cristianesimo e socialismo si avvia sulle strade tortuose ma non impossibili dell’ecologia integrale base del nuovo umanesimo, cioè l’umanesimo dell’impegno.
La ricerca continua di un nuovo modello di sviluppo è già segnata nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 promossa dalle Nazioni Unite con impegno da parte di tutti gli Stati aderenti. La “comunità educante” di cui spesso abbiamo letto in psicologia sociale e in sociologia delle organizzazioni ben presto dovrà fare posto ad una “leadership educante” che nelle università nord europee e americane chiamano “educational leadership” e “civic engagement”. Lo sviluppo sostenibile è la nuova dottrina ispiratrice che ha punti fermi nel rispetto dell’Umanità ma è la road map del futuro e del “tempo che verrà”. Costruiamo una “Generazione dell’Impegno” che abbia nel progresso e nel futuro “inclusivo”, “sostenibile” e “accessibile” la sua visione modernista dell’alleanza per il progresso.
Il riformismo sociale cosi come lo abbiamo inteso rimane vitale nella sue radici ma si “ri-genera” nei temi e obiettivi che un nuovo Mondo sta per rinascere dopo la crisi pandemica e al dramma della guerra in Ucraina. L’Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile è l’Appello ai Popoli, è il tempo dell’armonia civica e dell’amicizia sociale nel rispetto della società che abita la natura. La “Generazione dell’Impegno” è la declinazione dell’Agenda 2030 come realizzazione del “modello di sviluppo” che ha come orizzonte il 2050 superando le diseguaglianze e mettendo al centro il lavoro, il green, il digitale, le città, la società della conoscenza, la lotta alla povertà, la parità di genere, la persona. La “re-sostenibility” (ri-sostenibilità) integrata con il “re-devolpment” (ri-sviluppo) è il più alto senso di responsabilità “umana” del tempo che abbiamo da vivere con tutte le sue difficoltà come ci insegna Aldo Moro, l’università e la conoscenza non solo insegnamento e studio ma anche “missione umana e servizio sociale”.