La 37° giornata del campionato di Serie A sarà dedicata a Special Olympics con il fine di sensibilizzare il grande pubblico al tema del gioco unificato come strumento di inclusione attraverso lo sport. “La prima regola, e al tempo stesso la magia, è giocare insieme, nella stessa squadra, atleti con e senza disabilità intellettive – sottolinea una nota -.
L’effetto immediato, a ogni passaggio di pallone, sarà quello di sentirsi tutti diversi e unici, parte di un’unica squadra. Prima del calcio d’inizio, su tutti i campi di Serie A farà il suo ingresso lo striscione Special Olympics che promuoverà quindi ‘la partita’ contro stereotipi e pregiudizi, ancora oggi esistenti, nei confronti delle persone con disabilità intellettive.
Contestualmente sarà proiettato, sui maxi schermi di tutti gli stadi, il video #TORniamoINcampO promo dei Giochi Nazionali Estivi, in programma a Torino dal 4 al 9 giugno, il primo evento nazionale in presenza dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia Covid-19. Lo speaker esporrà la mission del Movimento internazionale che crea continue opportunità, non solo per gli atleti Special Olympics di dimostrare le proprie abilità e di crescere in termini di autonomia, ma per chiunque altro di abbandonare la panchina per promuovere l’inclusione; un gol che merita il sostegno di tutte le tifoserie”.
A dare ancora maggiore risalto a questo messaggio di pace ed inclusione ci penseranno le squadre di Serie A, nell’arco della XXII Special Olympics European Football Week in programma dal 20 al 29 maggio, sui social proporranno le loro migliori azioni di gioco con l’hashtag #EffettoSpecialOlympics. Giunta alla XXII
edizione, con il supporto della Uefa, la settimana europea del calcio Special Olympics coinvolge 35mila atleti con e senza disabilità intellettive, di tutte le età che, indossati gli scarpini, coloreranno i campi di calcio di 45 Paesi. In Italia, con il patrocinio della Figc, della Lega Serie A e della Lega Serie B, si organizzano percorsi e tornei di calcio unificato con il coinvolgimento dei giovani provenienti dalle scuole, dai team Special Olympics e, ove sarà possibile, dai centri immigrazione presenti sul territorio per un totale di 3500 atleti; un progetto che va al di là di ogni confine geografico e sociale e che ha un effetto immediato: la piena inclusione. (ITALPRESS).