NAPOLI (ITALPRESS) – Vincenzo De Luca incontra i ragazzi delle scuole di Napoli per parlare degli sviluppi della guerra tra Ucraina e Russia ma soprattutto per discutere delle possibili strade da percorrere per arrivare a una risoluzione del conflitto bellico. E' intitolato infatti "La cultura per la pace" l'appuntamento organizzato dall'Istituto Tecnico Nitti di Fuorigrotta al Teatro Augusteo che ha visto impegnato il Presidente della Campania il quale ha intrattenuto gli studenti con un lungo monologo al cui interno sono state compendiate tutte le sue note considerazioni sulla vicenda. Al termine del suo intervento De Luca ha ascoltato e ha risposto a due giri di domande rivoltegli dagli alunni. "E' stata una bellissima giornata, un bel momento di confronto con i ragazzi sui temi della pace, della guerra e della tolleranza" spiega il governatore che propone di "moltiplicare i momenti di incontro tra diverse generazioni per trasmettere ai nostri giovani i valori che ci derivano dalle esperienze del passato". "Bisogna soprattutto trasferire una cultura critica a questi giovani – prosegue De Luca -. Non dobbiamo trasmettere le certezze e i dogmi ma dobbiamo dare loro un metodo di pensiero che gli consenta di valutare sempre la realtà e farsi un'opinione in piena autonomia. Abbiamo un mondo nel quale ormai la diffusione di social si sta traducendo in una valanga di informazioni, l'80% false, ma anche in una desertificazione delle giovani generazioni: dobbiamo fare in modo che i social diventino occasione per crescita culturale ma non per le mistificazioni con gli algoritmi e con le varie tecniche di manipolazione". Parlando dell'importanza della memoria e dello studio della storia delle guerre, De Luca aggiunge: "Dovremmo non dimenticare anche se pare che dopo 2-3 generazioni la memoria delle tragedie si riduce e dimentichiamo anche i morti. C'è una teoria dei cicli secondo la quale ogni 2-3 generazioni si perdono i freni inibitori e rinasce la disponibilità alle guerre e alla violenza. Noi dobbiamo fare in modo che i valori umani permanenti si diffondano nelle giovani generazioni e fra i diversi popoli e soprattutto abbiamo bisogno di un equilibrio di potere. La pace non c'è se manca un equilibrio di potere e un rispetto fra i popoli. E poi serve un mondo multipolare, nessuno può immaginare che il mondo abbia un solo padrone, un solo centro di comando. Dobbiamo capire che in questi decenni si sono affacciati nella scena del mondo interi continenti, interi popoli. Dobbiamo – chiosa De Luca – trovare forme di collaborazione se vogliamo difendere la pace". (ITALPRESS). xc9/pc/red 10-Mag-22 17:22