La visita della Commissione Cultura, Scienza e Media del Consiglio d’Europa al nostro Parlamento è stata l’occasione per ribadire come la cultura rappresenti uno elemento strategico per l’economia e la politica internazionali come strumento di conoscenza e di pace. “Costruire un’alleanza tra tutti coloro che si occupano di cultura nelle istituzioni nazionali e internazionali – ha dichiarato il nostro ministro della Cultura Franceschini – per spiegare agli altri decisori politici quanto l’investimento in cultura sia una leva strategica della politica economica”.
“La conoscenza reciproca tra i popoli è fondamentale e va promossa, i conflitti derivano in gran parte dalla mancanza di conoscenza”, ha aggiunto Franceschini citando la dichiarazione finale della Conferenza dei ministri della cultura, organizzata a fine marzo dalla presidenza italiana del Consiglio d’Europa, che condanna l’invasione russa in Ucraina e istituisce l’Anno della cultura ucraina in Europa.
“Conoscersi vuol dire rispettarsi”, ha sottolineato Franceschini ricordando l’impegno formale del Cdm italiano a ricostruire il teatro di Mariupol e gli interventi del ministero della Cultura per supportare gli artisti ucraini, a partire dal decreto che destina 2 mln di euro per ospitare in Italia artisti che sono scappati dal proprio paese.
Franceschini ha, inoltre, ribadito quanto sia “necessario, sul modello della task force dei Caschi blu della cultura italiani, che l’Europa si doti di capacità sovranazionali di intervento che raccolgano le eccellenze dei diversi paesi nella salvaguardia del patrimonio culturale in casi di crisi e calamità. Con forze capaci di intervenire con rapidità e competenza nella tutela del patrimonio culturale e contro il traffico illecito di opere d’arte”.