lunedì, 23 Dicembre, 2024
Esteri

La Turchia condanna la Grecia per i respingimenti

Il ministro della Difesa turca, Hulusi Akar, ha condannato la politica greca riguardo la gestione dei migranti e dei rifugiati che richiedono asilo causando molte vittime, di cui la Ue sembrava non accorgersene: “Per anni, il comportamento disumano della Grecia nei confronti di persone innocenti e di tutti tipi di disgrazia sono stati purtroppo ignorati dal mondo. La Grecia è stata coinvolta proprio in questi atti con il recente incidente di Frontex e, infine, l’Unione europea ha iniziato a vedere gli eventi, anche se in misura limitata”, ha affermato Akar, parlando alla cerimonia di apertura del nuovo molo e del molo del Comando regionale del Mediterraneo.

La Grecia utilizza anche alcune esercitazioni internazionali, tra cui il Tiger Meet, a questo scopo, ha affermato. La Turchia ha ordinato alla sua Air Force di ritirarsi dall’esercitazione a causa dello “sfruttamento egoistico di alcune questioni” nelle isole a status non militare e nelle aree di salvataggio del personale e per lo “sforzo di utilizzare l’esercitazione contro i diritti e gli interessi della Turchia”, ha detto. “La nostra Air Force si è ritirata dall’esercitazione. Siamo favorevoli alla pace, alle relazioni di buon vicinato e al diritto internazionale.   Siamo favorevoli alla soluzione di tutti i problemi attraverso i negoziati.

Tuttavia, tutti dovrebbero sapere che non consentiremo alcun fatto compiuto e che non violeremo i nostri diritti”, ha affermato il ministero. Ankara vuole la soluzione di tutti i problemi con mezzi e metodi pacifici, ha affermato aggiungendo che la Grecia continua le sue “politiche espansionistiche e aggressive con le sue azioni provocatorie e molta retorica”.   Elaborando un recente dibattito in Turchia sui siriani rifugiati nel Paese, Akar ha affermato che “alcuni circoli stanno diffondendo disinformazione nel tentativo di creare una percezione diversa degli immigrati illegali e della sicurezza delle frontiere.

Da inizio anno 2.065 persone sono state catturate alle frontiere, mentre 132.473 persone sono state bloccate, ha spiegato il ministro. Ci sono quasi 5 milioni di siriani nelle regioni ripulite dal ‘terrore’ dalle forze armate turche (TSK) in Siria. Il nostro Paese compie ogni sforzo per creare le condizioni necessarie per il ritorno sicuro, volontario e dignitoso dei richiedenti asilo secondo i criteri delle Nazioni Unite. Questa è una condizione umana. Questo non dovrebbe essere oggetto di discussione politica”.

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