“La posizione di Conte è palesemente strumentale, tutta rivolta a tenere insieme un partito diviso e a compattare l’elettorato 5Stelle con le sue pulsioni populiste. Conte non può pretendere di scaricare sul governo e sull’Italia i propri pasticci e le confusioni interne”. Lo ha detto l’ex ministro e parlamentare Dc, Calogero Mannino, “Conte – osserva Mannino – ha un doppio problema: esterno, come leader della forza di maggioranza relativa che appoggia il governo; e interno ai 5Stelle, nel quale si inserisce l’esigenza di garantirsi un rapporto politico non conflittuale con Di Maio, che dei 5Stelle è un esponente di rilievo. Il ministro degli Esteri finora ha mantenuto una linea assolutamente convergente a quella di Draghi, filo occidentale e fermamente atlantista”.
“Solo se Zelensky e l’Ucraina reggono militarmente l’invasione della Russia, si può arrivare alla pace”.
“Se l’Ucraina resiste si può arrivare a una pace tra pari, una pace nella quale presumibilmente Kiev pagherà un prezzo al compromesso, ma potrà garantirsi la libertà e l’indipendenza conquistate con il sacrificio della guerra. Le armi sono lo strumento necessario per la sopravvivenza dell’Ucraina. E’ una scelta molto difficile ma inevitabile. Questo discorso Draghi lo ha fatto con grande chiarezza. La posizione dei 5Stelle è strumentale, ha uno scopo tattico di breve respiro ed è il frutto delle divisioni interne”.
“Draghi è forte di una mozione parlamentare approvata a larghissima maggioranza, votata anche dal M5s. Ed è all’interno della linea decisa dal Parlamento che Draghi ha agito. conclude Mannino.