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Equo compenso: per Confprofessioni legge va modificata

venerdì, 6 Maggio 2022
1 minuto di lettura

Proteste del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, per i possibili ritardi dell’approvazione delle modifiche al Disegno di Legge sull’equo compenso, votato lo scorso ottobre dalla Camera e ora passato al Senato per l’approvazione definitiva. La Riforma punta a rafforzare la tutela dei professionisti nei confronti delle imprese considerate contraenti forti ma per Confprofessioni non risponde alle reali necessità dei liberi professionisti. “Qualsiasi forzatura per far passare questa legge – ha commentato Stella – va respinta al mittente. Non possiamo accettare la logica del ‘prendere o lasciare’ su un tema di vitale importanza per i liberi professionisti, soprattutto in un momento di grave crisi economica come quella che sta attraversando il Paese”.

“Abbiamo manifestato in tutte le sedi istituzionali la necessità di modifiche all’attuale testo che, invece di costituire un deterrente per i committenti forti, finisce per colpire i professionisti attraverso un regime sanzionatorio ancor più penalizzante per gli iscritti agli ordini professionali. Non possiamo accettare sconti su una legge che impone forme di regolamentazione economica dell’attività professionale, limitando così la libertà contrattuale dei professionisti. Lo abbiamo detto ieri e lo ribadiamo oggi: la legge sull’equo compenso deve garantire al professionista sottopagato il riconoscimento della liquidazione di un corrispettivo corrispondente alla qualità della prestazione svolta. Qui invece – conclude Stella – si sta cercando di forzare la mano per rendere inattuabile un diritto che si vorrebbe proteggere.

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