È iniziata la terza edizione di Smart International Tour in 20 tappe promosso da Intesa Sanpaolo, quest’anno in collaborazione con SACE, per sostenere la crescita internazionale delle imprese. La prossima tappa si rivolgerà alle PMI di Lazio e Abruzzo con un focus su Emirati Arabi Uniti e Quatar, su agevolazioni e opportunità offerte dal PNRR.
Con oltre 1.000 PMI partecipanti alle due precedenti edizioni, quest’anno Smart International Tour prevede il coinvolgimento di altre 500 aziende e si svolgerà in collaborazione con SACE, la società assicurativo- finanziaria specializzata nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale nonché partner di riferimento per le aziende italiane che esportano e crescono nei mercati esteri. L’incontro odierno è dedicato ad Emirati Arabi Uniti e Qatar e vedrà la partecipazione per Intesa Sanpaolo di Paolo Musso, Direttore Commerciale Imprese Direzione regionale Lazio e Abruzzo. In particolare, si approfondiranno le prospettive di sviluppo e le soluzioni assicurativo-finanziarie a supporto dell’internazionalizzazione, le specificità del mercato degli EAU e del Qatar e i principali temi di interesse per le imprese italiane, attraverso i contributi di SACE, delle filiali Intesa Sanpaolo di Dubai e Abu Dhabi.
Saranno inoltre presentati i servizi e gli strumenti messi a disposizione da Intesa Sanpaolo per fornire alle imprese un sostegno concreto per il loro rilancio internazionale, anche attraverso il network degli specialisti dedicati. Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, dichiara: “La vocazione all’export e lo sviluppo sui mercati esteri fa parte del dna delle PMI italiane e Intesa Sanpaolo intende continuare ad affiancare i loro progetti, anche in un contesto in rapido mutamento. Grazie a SACE, contribuiremo a illustrare nuove opportunità e potenziali vie per la crescita sostenibile delle PMI, anche alla luce delle opportunità del PNRR e delle nuove esigenze delle imprese legate ai cambiamenti di scenario cui stiamo assistendo”.
Mariangela Siciliano Head of Education di SACE, aggiunge: “Siamo orgogliosi di contribuire a questa iniziativa – ha sottolineato Mariangela Siciliano Head of Education di SACE – che si inserisce a pieno nel nostro percorso di accompagnamento alle PMI che si affacciano per la prima volta sui mercati internazionali o che desiderano rafforzare la loro competitività all’estero. Da sempre, infatti, la nostra vocazione è offrire un sostegno alle imprese che hanno bisogno di strumenti efficaci e di un supporto concreto sia in Italia sia nei Paesi target per l’export italiano. Insieme a Intesa Sanpaolo metteremo a disposizione delle aziende interessate il nostro know how sui mercati focus di questo ciclo di webinar e sulle opportunità offerte dal PNRR”.
Il Lazio, secondo la Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, è la sesta regione italiana per export verso gli Emirati Arabi Uniti, con circa il 4% delle vendite italiane verso questo mercato. Nel 2021 le esportazioni laziali verso gli EAU sono state pari a quasi 184 milioni di euro (circa l’1% del totale regionale), concentrate soprattutto nei settori dell’elettronica (per un terzo), della meccanica (18%), dell’aerospazio (11%) e della chimica (10%). Rispetto al pre-pandemia le esportazioni del Lazio verso gli EAU sono in contrazione di circa il 20%; il calo è determinato soprattutto dal settore dell’aerospazio, i cui flussi sono piuttosto volatili in quanto legati a commesse pluriennali. Le esportazioni del Lazio verso il Qatar sono state nel 2021 pari a circa 125 milioni di euro, il 6,3% del totale nazionale verso questa destinazione (settima regione in Italia).
L’evoluzione nell’ultimo decennio è stata molto positiva, con valori che sono più che triplicati (erano 32 milioni circa nel 2008). La crescita non si è fermata neanche durante la crisi pandemica (+30% rispetto al 2019). Circa la metà delle esportazioni verso questo paese sono da attribuire al settore dell’aerospazio; seguono elettronica (18%) e meccanica (11%). Il programma di quest’anno, si legge in una nota, prevede un ciclo di 20 webinar rivolti alle imprese clienti della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, per sostenerle nella crescita internazionale grazie al network del Gruppo in tutto il mondo. Attraverso la rete estera presente in circa 40 paesi e costituita da filiali, uffici di rappresentanza e banche, Intesa Sanpaolo garantirà il supporto necessario alle piccole e medie imprese, affiancandole in percorsi di crescita per consentire lo sviluppo dell’operatività anche in nuovi mercati. Il ciclo di appuntamenti si focalizza su tre aree di interesse per le PMI che vogliono crescere nei mercati esteri di Stati Uniti-Brasile, area del Golfo (EAU-Qatar), Singapore-Australia.
Tali paesi saranno oggetto dei numerosi appuntamenti, che coinvolgeranno le 12 direzioni regionali della Divisione Banca dei Territori, le strutture della rete internazionale della Divisione IMI Corporate & Investment Banking, tra cui la filiale di New York, Intesa Sanpaolo Brasil SA, le filiali di Abu Dhabi e Dubai, Singapore e Sydney oltre all’ufficio di rappresentanza in Vietnam e agli esperti di SACE Education. Nel corso degli incontri si susseguiranno interventi di scenario economico sui paesi di riferimento, per meglio delineare le prospettive di sviluppo per export e investimenti nei Paesi interessati, con analisi e approfondimenti sulle agevolazioni in tema internazionalizzazione e sulle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il ciclo di incontri, sottolinea la nota, è realizzato in collaborazione con SACE Education, l’hub formativo che, oltre ad accompagnare le imprese nel processo di definizione e implementazione della propria strategia di crescita internazionale, le affianca nel loro percorso di crescita sostenibile anche sul mercato domestico. SACE Education si sviluppa lungo tre direttrici: ai percorsi e agli incontri specialistici sul territorio in tema di export e internazionalizzazione, si aggiungono programmi di accompagnamento verso le strategie green, digitali e infrastrutturali e la formazione accademica certificata. L’economia mondiale nel 2022 continuerà a crescere. La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo si attende che il PIL mondiale cresca del 3,7%, dopo il vigoroso rimbalzo del 2021 (6%). La crescita del commercio mondiale rallenterà dall’eccezionale 11% del 2021 (che riflette un irripetibile rimbalzo dopo il calo dovuto alla pandemia) a poco più del 3%.
Il rallentamento riflette anche le difficoltà delle catene logistiche emerse nel 2021, che però dovrebbero allentarsi gradualmente entro il 2023. L’invasione russa dell’Ucraina ha peggiorato le prospettive, soprattutto per l’Europa, ma ci si attende che il suo impatto sul commercio globale sia modesto. L’iniziativa Smart International Tour, prosegue la nota, contribuisce ad attuare uno dei pilastri di “Motore Italia”, il programma strategico di Intesa Sanpaolo per sostenere le PMI con nuovo credito e liquidità per gli investimenti. Da qui al 2026 il Gruppo Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR.
In questo ambito si inseriscono anche le recenti misure introdotte dal primo gruppo bancario a favore delle aziende cosiddette energivore (es. siderurgia, ceramica, cartiere), maggiormente esposte all’aumento dei prezzi di gas ed energia e ai rischi collegati alla volatilità delle commodity e delle imprese esportatrici verso Russia e Ucraina: liquidità per la gestione del circolante e per garantire la continuità produttiva e consulenza sui rischi di variazione dei prezzi delle materie prime; sospensione rate e finanziamenti agevolati per l’export verso Russia e Ucraina (9 miliardi di euro il valore dell’export verso questi due Paesi; i settori maggiormente coinvolti sono quelli della Meccanica, della Moda, del Sistema Casa e dell’Agroalimentare; il rischio potenziale riguarda in particolare la possibilità di non incassare i crediti già maturati e la riduzione del fattu